Toti arresti domiciliariGenova – E’ stata presentata questa mattina, dall’avvocato Savi, la nuova richiesta di libertà per l’ormai ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ai domiciliari ad Ameglia, nello spezzino, dallo scorso 7 maggio.
Toti resta nella sua abitazione mentre proseguono le indagini che lo vedono indagato due volte, la prima per un sospetto giro di mazzette tra politici e imprenditori e la seconda per finanziamenti elettorali non regolari.
Una nuova richiesta che punta ad ottenere la libertà perché non esisterebbero più le “discriminanti” che potrebbero ostacolare la scelta sulla base della possibilità di reiterare il reato visto che ora Toti non potrebbe rientrare nel suo incarico, lasciato con dimissioni irrevocabili nei giorni scorsi.
All’uscita da Palazzo di Giustizia l’avvocato che supporta Toti ha anche detto di essere prontissimo al processo immediato, ovvero alla possibilità che i giudici decidano di arrivare subito ad un giudizio (entro l’autunno) che porterebbe ad una sentenza.
Delicata la situazione visto che, per arrivare al processo, i Pm dovrebbero dichiarare la fine delle indagini che, invece, sembrerebbero ancora in via di approfondimento.
Restano ai domiciliari dal 7 maggio anche l’ex presidente dell’autorità portuale di Genova e Savona Paolo Signorini, scarcerato recentemente dopo oltre un mese di carcere e l’imprenditore Aldo Spinelli.