Pietra Ligure (Savona) – Liguria sempre più attrattiva per la nidificazione delle tartarughe di mare. Un nuovo nido – il quinto – di tartaruga marina Caretta caretta è stato scoperto ieri presso i bagni Iguana Beach.
Il nido, situato a circa 10 metri dalla linea di battigia, è stato realizzato nella serata di martedì 13 agosto da un esemplare di tartaruga Caretta caretta avvistato da alcuni passanti intorno alle ore 21.30 mentre stava ultimando la fase di deposizione dopo essersi fatta spazio tra i lettini.
Gli stessi passanti hanno immediatamente allertato la Guardia Costiera e SOS Tartarughe Legambiente. La Guardia Costiera a sua volta ha chiamato gli esperti del Gruppo Ligure Tartarughe marine (GLIT), avviando la procedura con la delimitazione dell’area intorno al nido.
Il GLIT – ne fanno parte Acquario di Genova, coordinatore, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (Arpal) – settori Centro del Mare e Biodiversità, Università di Genova – Distav e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – ha raccolto tutte le informazioni, coordinato l’intervento ed effettuato il sopralluogo per la ricerca del nido che è stato trovato nella zona indicata a circa 10 metri dalla linea di battigia. Insieme al GLIT, al sopralluogo ha partecipato l’Associazione Menkab, operante sul territorio, e la Guardia Costiera.
Il GLIT coordinerà le attività tecnico-scientifiche da svolgere sul territorio raccogliendo i dati necessari, coinvolgendo il Comune, i gestori dei bagni e l’associazione Menkab. Dopo circa 45 giorni si inizierà ad ipotizzare la previsione della schiusa e preparare il materiale per il corridoio fino alla battigia, la gestione delle luci e il presidio costante. Nella fase di emersione – solitamente nelle ore notturne-, i volontari autorizzati sorveglieranno il percorso, misurando e contando le tartarughe. Il GLIT definisce la data di apertura del nido e coordina il prelievo dei dati utili a scopo tecnico-scientifico.
Cogliamo l’occasione per ricordare che le tartarughe escono dal mare sulle spiagge esclusivamente per deporre le uova. Se si incontra una tartaruga sulla spiaggia, quindi, bisogna osservarla senza assolutamente disturbarla e seguire il vademecum predisposto dal GLIT.
Il Vademecum nel dettaglio
In caso di avvistamento delle tracce di tartaruga sulla spiaggia, di ritrovamento di un esemplare di tartaruga appena nato o di un nido, ecco la procedura individuata dagli esperti per un’ottimale gestione dell’evento.
Chiamare il “Numero Blu” 1530 della Guardia Costiera (chiamata gratuita disponibile h24) per segnalare la scoperta di un nido o il ritrovamento degli esemplari
Fotografare o riprendere il sito, le tracce e, se c’è, la tartaruga, senza flash e mai frontalmente, in silenzio per non spaventarla ed interrompere la nidificazione. Non toccare per alcun motivo, né la tartaruga adulta, né i piccoli.
Avvisare il proprietario o concessionario dell’area.
Individuare il perimetro dello scavo, delimitare provvisoriamente un’area di sicurezza idonea di almeno 3 mt (senza infilare bastoni o altro nella sabbia per non danneggiare le uova) ed aspettare le indicazioni date da personale qualificato per ulteriori azioni.
Non pulire la zona con alcun mezzo, per non cancellare le tracce.