Portofino (Genova) – Una vera e propria ondata di commenti da body shaming e bullismo per le foto della cantante Madonna, 64 anni, scattate durante le passeggiate a Portofino, in compagnia del suo staff.
La celebre cantante americana non appare certo al meglio della sua forma ma le immagini pubblicate sui social stanno scatenando una cascata di commenti davvero poco eleganti e poco rispettosi di una persona che comunque sta per compiere 65 anni e non può certo restare la ragazza che negli anni 80 e 90 ballava e si scatenava sul palcoscenico durante infiniti tour mondiali.
La scelta dell’abbigliamento nero, gli occhiali scuri e l’andatura non proprio “sicura” hanno scatenato i commenti più duri ma a suscitare perplessità sono gli attacchi al fisico, come se una donna che sta per compiere 65 anni (Madonna è nata il 16 agosto del 1958) dovesse essere indenne al passare del tempo o se un’artista dovesse restare eternamente giovane per esigenze dello showbusiness.
Madonna, ospite degli stilisti Dolce e Gabbana, è apparsa affaticata e probabilmente dolorante ma non sappiamo quale sia la causa di questo stato e neppure se si tratti di una condizione passeggera, dovuta ad una banale influenza o alla fatica del viaggio o agli effetti di una vita “sregolata” come il personaggio ha sempre voluto far credere. Di certo Madonna è una persona come tutte le altre e certamente non è esente dagli effetti del tempo ma questo non scalfisce di certo lo straordinario successo e la qualità della sua musica e delle sue canzoni.
Stupisce invece l’aggressività con cui un personaggio celebre in tutto il mondo e che ha certamente segnato un’epoca musicale, viene fatto oggetto di una pesante campagna di body shaming, il fenomeno con cui si identifica il ricorso ad offese legate al fisico come appunto l’invecchiamento, la linea, l’abbigliamento o lo stato di salute in generale.
Giova inoltre ricordare che non esiste alcun diritto di opinione o di pensiero se questo viene esercitato per offendere e dileggiare il prossimo prendendo spunto da suoi supposti difetti estetici. Si parla invece di bullismo, di body shaming e, molto più concretamente di diffamazione che è un reato punibile per legge nelle aule dei Tribunali.