Genova – Terzo giorno di protesta e di sciopero per i lavoratori della Technisub, la storica azienda del settore della subacquea che rischia la chiusura entro l’anno se non si troverà un solido acquirente.
L’azienda, da sempre operativa a Genova, era stata acquisita tempo fa dalla francese Aqualung che ha deciso di spostare la produzione in Inghilterra, presso gli stabilimenti di un’altra azienda del gruppo.
I lavoratori, circa 45, dovrebbero trasferirsi per proseguire il rapporto di lavoro ma ovviamente la soluzione più probabile è un esodo con licenziamento.
Questa mattina un nuovo corteo di protesta con delegazioni delle altre aziende metalmeccaniche.
“L’incontro di questa mattina con il Sindaco di Genova è stato un passo ulteriore nella vertenza Technisub – ha commentato Stefano Bonazzi Segretario Generale Fiom Genova – “il Sindaco si è preso degli impegni con i lavoratori per provare a trovare una soluzione che permetta di mantenere posti di lavoro e salario, anche coinvolgendo il Ministero del Made in Italy. Come sempre, quando ci rapportiamo con la politica valuteremo se i fatti concreti seguiranno alle dichiarazioni. La lotta di questi lavoratori dura e determinata non si ferma con oggi ma prosegue per evitare l’ennesimo scempio industriale nel nostro territorio”.