Arenzano (Genova) – Un’esplosione improvvisa ed un forte dolore al petto dove era fissata la batteria di una torcia subacquea. Momenti di comprensibile paura per un subacqueo impegnato in una immersione sul relitto della petroliera Haven, inabissata al largo di Arenzano. Il sub è riuscito a tornare a galla rispettando le tappe di decompressione ed è stato soccorso dai compagni che hanno chiamato il numero di emergenza 112 perché l’uomo era dolorante.
Una volta trasferito a terra con la massima urgenza, il sub è stato trasferito all’ospedale San Martino dove sono state riscontrate lesioni fortunatamente non gravi.
L’uomo è stato comunque ricoverato in osservazione e passerà la notte in ospedale per ulteriori accertamenti.
Sotto esame anche l’attrezzatura del sub ed in particolare la batteria che sarebbe esplosa sott’acqua.
Non è ancora chiaro se sia “implosa” per un difetto nella ghiera o-ring o se, invece, l’esplosione sia partita dall’interno, magari per un surriscaldamento.
Ogni anno migliaia di sub arrivano da tutto il mondo per immergersi sul relitto della Haven che risulta essere il più grande del Mediterraneo.
Una immersione tutt’altro che semplice visto che si effettua in mare aperto e su un fondale di oltre 80 metri da cui si eleva la nave che ha la prima parte esplorabile intorno ai 40 metri che sono il limite per la subacquea ricreativa.
Molto spesso i sub finiscono per oltrepassare il limite ed ogni anno si registrano incidenti più o meno gravi e, purtroppo qualche decesso.

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