coda Guido Rossa GenovaGenova – Un nuovo sciopero dei lavoratori portuali, questa mattina, sin dalle prime luci dell’alba, con blocco dei varchi portuali di San Benigno e Albertazzi. I mezzi pesanti che entrano ed escono dal Porto sono bloccati e aumenta il rischio di un collasso del traffico nella zona di ponente.
Lo sciopero è stato indetto a livello nazionale per protestare contro l’arrivo di navi cariche di armi in passaggio per destinazioni “di guerra” e che da tempo sollevano perplessità e dubbi di costituzionalità visto che l’articolo 11 della Costituzione italiana stabilisce che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni”
Il movimento pacifista e di difesa della Costituzione è appoggiato dallo stesso Papa Francesco che ha più volte solidarizzato con i lavoratori portuali di Genova che cercano di bloccare i traffici di armi e si oppongono all’arrivo di tali navi nello scalo genovese ed in altri in tutta Italia.
A promuovere a Genova la protesta lil Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova (CALP) e l’Unione Sindacale di Base (USB)

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