Genova armi portoGenova – La corsa al riarmo che sembra voler partire in Europa entra nella campagna elettorale per le amministrative che eleggeranno il prossimo Sindaco di Genova. Uniti per la Costituzione organizza per sabato 15 marzo 2025, dalle 15, in largo Pertini, vicino al Teatro Carlo Felice, una manifestazione per dire no alla corsa agli armamenti che l’Europa sembra voler scegliere. La protesta è indetta da Uniti per la Costituzione, Ancora Italia, Contronarrazione e Popolo Unito.
Oggi, in consiglio comunale, Mattia Crucioli, capogruppo di Uniti per la Costituzione ha ottenuto – nonostante le contrarietà mosse dal PD – che tutti i gruppi presenti si esprimessero sul tema del riarmo europeo.
“Non solo ho riscontrato posizioni molto simili da parti diverse (Azione e Forza Italia, ad esempio, si sono espressi a favore del riarmo) – spiega Crucioli – ma ciò che lascia più perplessi è che all’interno di entrambe le coalizioni di centrodestra e centrosinistra, su un tema così fondamentale a livello internazionale, nazionale e locale, esistano posizioni completamente differenti e distanti che vengono misteriosamente tenute insieme”.
“La candidata sindaca di centrosinistra Salis – prosegue Crucioli – proprio l’altroieri, ha preso parte a una manifestazione a favore dell’Europa, di quell’Europa che oggi attraverso Ursula Von Der Leyen dice “pace attraverso la forza” e “trasformeremo i risparmi privati in investimenti necessari”. Come si fa a dire senza ipocrisia e senza contraddizioni che si è a favorevoli all’Europa, ma non al riarmo dei paesi europei, come dichiarato recentemente dalla segretaria del PD Schlein, e nello stesso tempo a scendere in una piazza pro Europa che avalla l’attuale leadership di Von Der Leyen? E dove sta la coerenza nel presentarsi in quella piazza pretendendo di rappresentare una coalizione all’interno della quale c’è chi, come il M5S, nello stesso momento a Bruxelles sta protestando contro il riarmo?”.
Crucioli trova questo comportamento “non solo opaco e misterioso, ma molto grave e irresponsabile nei confronti dei cittadini che meritano chiarezza, perché non c’è un tema più preoccupante della guerra per la vita delle persone: se le bollette sono più care, se le industrie non sono competitive, se qui sul nostro territorio abbiamo imprese produttrici di armi come Leonardo, proprio il Consiglio Comunale dovrebbe essere la prima sede in cui discutere apertamente e con trasparenza di tutto questo”.
“Per quanto mi riguarda il mio è un NO certo e inequivocabile a questa Europa, al riarmo, al confronto bellico con la Russia”.

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