Genova – Il nubifragio che ha fatto allagare il quartiere di Certosa, con il sottopasso di Brin letteralmente trasformato in un lago e le strade della zona tramutate in torrenti di fango e detriti è avvenuto senza che in Liguria fosse in vigore alcuna allerta meteo. Circostanza che ha suscitato le consuete polemiche e roventi discussioni sugli avvisi e sulle previsioni.
A rispondere alle proteste e polemiche è anche Arpal che in una nota sottolinea che il bollettino delle 10,53 di ieri mattina recitava: “dalle prime ore della sera rapido peggioramento a partire da Ponente con piogge, rovesci e temporali. Cumulate significative su tutte le zone con accumuli puntualmente elevati. Piogge di intensità moderata localmente forte. Bassa probabilità di temporali forti su ABCDE con possibili allagamenti localizzati”.
Non è dato sapere come la questione dovrebbe dirimere la discussione sulla mancata allerta meteo ma si può supporre che l’ente regionale intenda con la nota sottolineare che “qualche avvertimento” era comunque contenuto nelle previsioni.
“In serata – prosegue la nota – la rete Omirl ha misurato al massimo 35 mm/1h al Righi, la rete del comune di Genova ha individuato meglio il centro di scroscio con circa 50mm/1h fra Granarolo e Bolzaneto. Un temporale che, secondo gli accertamenti della protezione civile in corso, non ha fatto uscire il rio Torbella, ma qualche piccolissimo rio minore; verosimilmente, la saturazione del suolo ha impedito di ricevere altra acqua e la maggior parte della pioggia non è defluita in alveo, riversandosi direttamente sulla sede stradale, trasformata tanto velocemente quanto brevemente in un canale”.
Gli abitanti della zona di Rivarolo che si sono ritrovati le macchine da buttare per l’esondazione di qualunque corso d’acqua, seppur erroneamente indicato come “rio Torbella” faticano a capire il senso della precisazione e si limitano a far notare che le loro auto sono finite sott’acqua.
La nota di Arpal prosegue con l’ammissione che “al di là dei numeri, eventi estremamente localizzati sono impossibili da prevedere con il dettaglio che tutti vorremmo. Sono segnalati dalla bassa probabilità di temporali forti, non dall’allerta meteo” e che “in questo caso cruciali sono stati la saturazione pre-esistente (fra i 300 e i 450 mm cumulati nell’ultimo mese in zona, a cui sono riconducibili anche le frane che si sono verificate e si verificheranno nei prossimi giorni) e le criticità antropiche che aumentano il rischio in alcuni ambiti cittadini”.
La nota di Arpal si chiude con un avvertimento che non fa che preoccupare ancora di più chi ieri notte si è visto trascinare via l’auto dall’acqua o ha trovato strade ingombre di fango e detriti e magari è riuscito per un soffio a salvare auto o scooter.
“Anche per oggi e domani l’ultimo bollettino meteo segnala: “Bassa probabilità di temporali forti con possibili allagamenti localizzati ad opera dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche o di piccoli canali/rii, possibili danni puntuali per isolate raffiche di vento, grandine e fulmini, piccoli smottamenti”.
Il peggio, insomma, è tutt’altro che passato e nelle prossime ore la Liguria, secondo le nuove previsioni, potrebbe essere investita da nuovo fenomeni temporaleschi con effetti anche piuttosto rilevanti sul territorio.