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Genova, Pasqua e Pasquetta con drastica riduzione del trasporto pubblico?

Autobus AMT GenovaGenova – Pasqua e Pasquetta con una drastica riduzione del servizio del trasporto pubblico e genovesi costretti ad usare auto e trasporto privato per gli spostamenti. E’ il timore denunciato da diverse associazioni ambientaliste e che promuovono i trasporto pubblico e la riduzione del traffico provato nelle città.
Famiglie senz’Auto, WWF Genova, MobìGe, Genova Ciclabile, Parents for Future, Associazione Triciclo ed il Circolo Nuova Ecologia lanciano un appello affinché venga chiarito pubblicamente se, come a loro risulterebbe, nei giorni di Pasqua e Pasquetta, le linee degli autobus 1-7-9-18-20-17-14-13-15 e barrate circoleranno ogni 12/15 minuti, con una significativa riduzione della frequenza.
Inoltre – secondo le associazioni – le linee 32-35-66-39-40-53-82-356-480-482 dovrebbero circolare ogni 20/30 minuti, con un quasi raddoppio del tempo di attesa alle fermate.
A quanto risulterebbe alle associazioni, inoltre gli ascensori dovrebbero rimanere chiusi, esclusi quelli di Castelletto e Montegalletto.
La cremagliera di Granarolo potrebbe restare in servizio solo dalle 9 alle 12 e dalle 15.40 alle 19.40.
“Sul resto della rete urbana – denunciano le associazioni – il servizio potrebbe essere ridotto del 40% e vi potrebbe essere, per alcune linee, addirittura una sospensione del servizio dalle 12 alle 15. Se le voci da noi raccolte dovessero essere confermate, non si tratterebbe quindi della solita disdicevole abitudine di AMT di limitare qua e là il servizio dei periodi festivi, ma di un pianificato taglio a tutto il servizio nel suo insieme, avvallato dall’Amministrazione Comunale”.
Il segnale che, sempre se le voci risultassero fondate, verrebbe dato è chiaro: “genovesi, utilizzate il mezzo privato per i vostri spostamenti durante le feste”.
“Alla faccia della sostenibilità ambientale – ironizzano le associazioni – della riqualificazione della città e della Riviera, della diminuzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, dello spostarsi in modo sostenibile (pensiamo alle code), della lotta agli incidenti stradali, del servizio al cittadino, del servizio ai turisti”.
Secondo i segnalanti “è dall’inizio dell’anno che i tagli al servizio “ordinario” si succedono (sembra per carenza di personale) con il risultato che, anche nei giorni lavorativi, i genovesi vengono spinti ad usare sempre di meno il trasporto pubblico”.
Se le voci risultassero confermate, un’altra volta l’Amministrazione Comunale e AMT darebbero prova di mancanza di sensibilità e di mancanza di volontà di offrire un servizio pubblico degno di una grande città che vorrebbe anche essere una meta turistica.
Oltretutto, a poco meno di un mese dagli ipotetici tagli al servizio, nessuna informazione sarebbe stata ancora fornita ai cittadini. Un’ottima figura per tutta la città.
“Citando un noto gruppo comico genovese – concludono le associazioni – si può affermare: “La torta di riso è finita” e speriamo che le voci non siano vere – concludono le associazioni – e che non si debba assistere all’ennesimo errore di questa Amministrazione nell’affrontare la mobilità e nella gestione del trasporto pubblico”.

Redazione Liguria
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