Genova – Ancora una rapina nel quartiere di Sestri Ponente e torna la paura tra i commercianti del quartiere del ponente genovese che chiedono maggiore sicurezza e maggiore presenza delle forze dell’ordine “al di là dei proclami elettorali”.
L’ultimo episodio – in ordine di tempo – è avvenuto lunedì, poco dopo l’apertura. Un uomo è entrato nel negozio dove si trovava la titolare ed ha fatto cenno alla donna di avere un’arma nascosta nella giacca e le ha intimato di consegnare tutto il denaro. Un furto “anomalo” visto che il negozio era appena aperto ma forse il rapinatore sapeva – o supponeva – che in cassa ci fosse comunque un “fondo” ed infatti è fuggito con un bottino di quasi mille euro.
La titolare, che vive da sempre nel quartiere, da allora non vive più come prima e si fa accompagnare da amici e da parenti all’apertura del locale e si fa venire a prendere alla chiusura, ha insomma modificato le sue abitudini di vita perché terrorizzata che il rapinatore possa tornare.
Un racconto come purtroppo se ne sentono tanti e che si aggiunge a quelli di chi, in una zona un tempo tranquilla e commercialmente appetibile, ora medita la chiusura o quantomeno il trasloco in quartieri più sicuri.
I commercianti si sentono abbandonati e la protesta serpeggia perchè “al di là di promesse elettorali, non cambia nulla ed anzi peggiora sempre più”.
Il tema della sicurezza si intreccia sempre più con quello della crisi del commercio e con i progetti che prevedono l’arrivo di migliaia di nuovi dipendenti di Fincantieri che necessariamente cercheranno casa nella zona più vicina agli stabilimenti e non sempre portando tranquillità.