Genova – Due risse con bottigliate e coltellate e nessuno ne parla. E’ l’allarme lanciato dal candidato sindaco di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli che racconta in una nota: “Questa notte, intorno alle 00.15, all’incrocio tra Via San Donato e Stradone Sant’Agostino in prossimità di uno dei varchi che conducono ai Giardini Luzzati, si è verificata l’ennesima rissa con lancio di bottiglie culminata in un accoltellamento e quindi nell’arrivo di ambulanze e forze dell’ordine.
Un simile copione è avvenuto in Piazza della Posta Vecchia, così come la sera precedente, e sono solo gli ultimi di una serie infinita di episodi simili, di cui chiunque viva, frequenti o anche solo vagamente conosca il centro storico, ha perso ormai il conto da anni.
Fatti che non sono neanche più notizie, tanto che questa mattina nessuna testata li ha riportati”.
Secondo quanto denunciato da Crucioli, poi, esisterebbe una netta differenza tra “la rappresentazione “cinematografica” che si fa sui social e la realtà.
“Una realtà – spiega Crucioli – che chi da anni dialoga con abitanti e associazioni del territorio conosce bene, nelle sue tante luci, ma anche nelle molte ombre, complessità e stratificazioni ben poco “instagrammabili”. Sono ombre pesanti, che compromettono la qualità di vita delle persone, l’abitabilità di un quartiere ormai ridotto a “divertimentificio” per genovesi e turisti, che sta perdendo la sua anima: i negozi, le botteghe, l’artigianato, la musica e l’arte, ma anche gli stessi abitanti che ormai sempre di più scappano rassegnati verso altre zone della città”.
Secondo il candidato sindaco si tratta di “criticità serie, che non si risolvono con qualche foto patinata, ma che non possono neanche essere affrontate ostentando repressione con qualche pattuglia in tenuta antisommossa mandata in giro di tanto in tanto, senza alcun risultato”.
“Il Piano Caruggi – spiega ancora Crucioli – reso urgente dal degenerare di una situazione rimasta incancrenita e critica per troppi anni, ha rivelato purtroppo l’impreparazione dell’attuale Amministrazione nell’affrontare temi sociali così complessi: è necessario rivoluzionarne le interlocuzioni e ridefinirne le priorità, ma solo dopo una nuova e paziente fase di ascolto del territorio. Il nostro centro storico merita attenzione, studio e comprensione profonda”.
