Genova – Migliaia di persone e precedente record letteralmente sbriciolato per la Cena Condivisa che ha visto, ieri sera, un numero impressionante di genovesi e di turisti partecipare ad un evento simbolo della condivisione e della multiculturalità cittadina.
Un lunghissimo tavolo da Canneto il Curto sino a via Prè, attraversando i luoghi simbolo del centro storico genovese, al quale era possibile sedere e condividere alimenti e bevande, con lo spirito di amicizia e di apertura che la città vanta da secoli.
Un momento di festa per la parte più antica della città che, per una sera, ha dimenticato degrado e mancanza di sicurezza ed ha visto i partecipanti uniti a presidiare le strade e a condividere momenti di gioia in compagnia.
C’è chi ha portato i piatti tipici della tradizione genovese e chi, invece, quelli del proprio paese e in alcuni punti del super-tavolo sembrava davvero di essere in un mondo perfetto dove sconosciuti si scambiano esperienze e prodotti con il solo scopo di estendere la propria conoscenza ed esperienza e fare nuove amicizie.
Nella stessa porzione di tavolo si potevano assaporare trenette al pesto, cus-cus arabo e pita greca oltre all’infinita, colorata e saporita varietà dei piatti sud-americani.
Una misurazione vera e propria non è ancora disponibile ma gli organizzatori parlano di un tavolo che si snodava nei vicoli per oltre un chilometro, probabilmente un record mondiale.
Un evento “sostenibile” perché non ha portato eccessi e che si è concluso ben prima della mezzanotte, proprio per evitare di arrecare disagi a chi ha invece preferito – o non ha potuto – partecipare.
Ancora una volta un esempio di quello che potrebbe essere la Movida e il corretto “uso” del Centro Storico, lontano dagli eccessi, dalle risse e dalla violenza.
Una preziosa indicazione per chi, tra poche ore, potrebbe essere chiamato ad amministrare la città come nuovo (o nuova) sindaco.