Genova – Una presa di posizione netta e determinante per il futuro del progetto dello Skymetro. La chiede la galassia dei comitati che si oppongono alla realizzazione dell’attuale progettazione a seguito delle notizie secondo cui sarebbe in atto una “accelerazione” di alcuni uffici per chiudere la Valutazione di Impatto Ambientale, di competenza regionale, per arrivare velocemente alla Conferenza dei Servizi (Cds) che di fatto renderebbe più difficile “cambiare rotta” destinando i fondi ad un altro progetto meno impattante, più in linea con la progettualità europea e, soprattutto, più gradito alla popolazione.
A chiedere una accelerazione dei tempi anche da parte della neo sindaco Silvia Salis il comitato Opposizione Skymetro che sottolinea come “attualmente, nonostante il cambio di indirizzo politico affermato pubblicamente dalla nuova sindaca e giunta, il RUP incaricato della supervisione del progetto dello SM sta stringendo il più possibile i tempi”.
“Questo – spiegano al comitato – significherebbe che il progetto SM, rifiutato politicamente dalla nuova amministrazione, diventerebbe un progetto approvato alla realizzazione dai vari organi competenti, realizzando di fatto una situazione paradossale, che potrebbe rendere più complicato cambiare progetto per la mobilità in Val Bisagno”.
Il Comitato Opposizione Skymetro formula alcune richieste:
1. Il RUP, su indicazione politica della nuova giunta, non deve rispondere alla Regione sulla VIA
2. la Regione è “costretta” a chiudere la VIA senza alcuna approvazione
3. il RUP non può concludere la CdS e relaziona su tutti i problemi non risolvibili
4. La Giunta può emanare la delibera necessaria per chiudere la CdS ritirando il progetto per manifesta irrealizzabilità
5. Apertura di un tavolo di confronto con i portatori di interesse sulle alternative possibili
6. Apertura di un Percorso di Partecipazione per la (veloce) finalizzazione del nuovo progetto.
Il tutto mentre i finanziamenti ricevuti per lo Skymetro, a fronte del percorso che ne ha decretato l’impossibilità alla realizzazione, vengono reindirizzati sul nuovo progetto. Che per il Comitato e per molti esperti e letteratura scientifica internazionale, è il punto finale:
9. Arrivare tra quattro anni a Prato con il tram