Genova – Infiamma la discussione politica l’indagine sulla polizia locale aperta dalla magistratura genovese sul comandante Giurato e sull’ex assessore alla sicurezza Antonio Gambino per presunti “dossieraggi” a carico proprio dell’attuale sindaca e all’epoca dei fatti principale avversaria politica.
Silvia Salis si dice lontana da ogni forma di giustizialismo ma conferma che, se i fatti ipotizzati fossero veri, sarebbe un fatto gravissimo.
«In merito a quanto emerso dall’indagine che coinvolge l’ex assessore Gambino – spiega infatti la neo sindaca Salis – desidero esprimere innanzitutto piena fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, alle quali spetta ora il compito di fare piena luce sui fatti. Se le ipotesi emerse fossero confermate, ci troveremmo di fronte a condotte di estrema gravità e a un utilizzo profondamente distorto degli strumenti propri dell’attività politica e amministrativa. In particolare, rispetto all’elemento che mi riguarda più direttamente – il presunto dossieraggio nei miei confronti durante la campagna elettorale – ritengo che, qualora venisse accertata la veridicità di quanto ipotizzato dagli inquirenti, ci troveremmo di fronte a un fatto gravissimo: l’utilizzo di risorse e strutture dell’amministrazione pubblica, finanziate con risorse dei contribuenti, per colpire e screditare un avversario politico. Non è questa la mia idea di politica. La Giunta che presiedo rappresenta un chiaro cambio di passo rispetto a logiche passate, ispirate più alla tutela di interessi personali che al servizio della cittadinanza. In attesa degli sviluppi dell’inchiesta, ribadisco la necessità di evitare ogni forma di giustizialismo. Le eventuali responsabilità dovranno essere accertate nelle sedi opportune. Per quanto riguarda il coinvolgimento del comandante della Polizia Locale, proprio per difendere la polizia locale, siamo al lavoro per una riorganizzazione. È evidente, tuttavia, che l’eventuale pressione esercitata da un rappresentante politico nei confronti di un dirigente, in virtù della propria carica, rappresenterebbe un elemento di eccezionale gravità. Colgo infine l’occasione per ribadire la mia piena fiducia nel Corpo della Polizia Locale, la cui professionalità e il cui impegno quotidiano restano fondamentali per la sicurezza e il benessere della nostra comunità. Genova merita di voltare pagina: è tempo che il nostro Comune torni a essere protagonista per la qualità dell’amministrazione e non per vicende di cronaca giudiziaria». Lo ha dichiarato la sindaca di Genova Silvia Salis nel corso della conferenza stampa convocata, questo pomeriggio, insieme al vicesindaco Alessandro Terrile e all’assessora alla Sicurezza Urbana Arianna Viscogliosi, a Palazzo Tursi, in merito all’inchiesta giudiziaria che coinvolge il comandante della Polizia locale e l’ex assessore alla Sicurezza Sergio Gambino.
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