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Caldo torrido in Liguria, la Regione vieta il lavoro all’aperto dalle 12,30 alle 16

casco operaioVietato lavorare all’aperto nelle ore più calde della giornata. Lo dispone un’ordinanza della Regione Liguria che impone lo stop all’attività dei lavoratori più esposti a colpi di calore e malori dalle 12,30 alle 16 sino al 31 agosto 2025.
Domani, sabato 28 giugno, è infatti previsto il primo bollino arancione stagionale per la città di Genova. Il provvedimento è stato emesso dal Ministero della Salute che monitora le principali città italiane e coordina, insieme al Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, il sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute.
Viste le elevate temperature previste nei mesi estivi e in considerazione dei crescenti rischi per la salute legati all’esposizione prolungata al sole durante il lavoro fisico intenso, Regione Liguria ha emanato un’ordinanza per la tutela dei lavoratori all’aperto che prestano attività nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili all’aperto, in condizioni di esposizione prolungata al sole.
Il provvedimento – in vigore fino al 31 agosto 2025 – dispone il divieto di svolgere attività lavorative all’aperto nelle fasce orarie più a rischio (12:30–16:00), nei giorni in cui le mappe di rischio pubblicate dal portale Worklimate segnalano livelli “alti” di esposizione al calore per attività fisica intensa sotto il sole.
L’ordinanza richiama le recenti Linee di indirizzo nazionali approvate dalla Conferenza delle Regioni e invita i datori di lavoro a adottare misure organizzative per ridurre lo stress termico sui lavoratori, sia negli spazi aperti che in ambienti chiusi non climatizzati.
“La salute dei lavoratori viene prima di tutto – dichiarano il presidente Marco Bucci e l’assessore alla Sanità Massino Nicolò – ed è nostro dovere mettere in campo strumenti di prevenzione efficaci per contenere il rischio di colpi di calore, soprattutto tra i lavoratori esposti per ore al sole. L’ordinanza rappresenta un atto di responsabilità e di attenzione e va letta come un invito a tutte le parti coinvolte – istituzioni, imprese e sindacati – a collaborare per garantire condizioni di lavoro sicure anche durante le ondate di calore”.
Sono esclusi dal divieto gli interventi urgenti e di pubblica utilità (come quelli di pronto intervento, protezione civile e servizi essenziali), a condizione che vengano adottate misure organizzative e tecniche per ridurre i rischi legati al calore.
“Con l’arrivo delle temperature elevate, è fondamentale adottare comportamenti responsabili per proteggere la propria salute – sottolinea l’assessore alla Sanità, Massimo Nicolò – È importante seguire alcune semplici accortezze come limitare le uscite nelle ore più calde, idratarsi con regolarità e scegliere pasti leggeri. Queste raccomandazioni sono particolarmente importanti per le persone anziane e più vulnerabili, che necessitano di maggiore attenzione e protezione. Tra le attività previste – ricorda Nicolò – ci sono i progetti dei custodi sociali e dei maggiordomi di quartiere, impegnati tutto l’anno anche attraverso il numero verde regionale 800 593235, gratuito, attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20 per l’orientamento, l’informazione e per raccogliere le richieste dei cittadini, come per esempio piccole commissioni quotidiane, finalizzate ad evitare che le persone fragili possano essere sottoposte al rischio delle ondate di calore, specie nelle ore più calde. Queste attività, adeguatamente potenziate in estate, proseguiranno fino al 20 settembre, con eventuali proroghe in caso di necessità in base alla situazione climatica”.
“Le previsioni – spiega Ernesto Palummeri, Coordinatore Centro di riferimento ligure per le ondate di calore – ci dicono che, oltre alle temperature in aumento, sono previsti tassi di umidità elevati. Per questa ragione, la temperatura percepita potrà superare a Genova, come in molti comuni della nostra Regione, i 35 gradi. In queste condizioni, ricordiamo le raccomandazioni già diffuse per tutta la popolazione e, in particolare, per gli anziani e le persone fragili. L’avviso di bollino arancione per la giornata di sabato è stato inviato a tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie che devono osservare una serie di norme e, in particolare, provvedere solo a “dimissioni protette” per anziani e fragili, ossia garantendo assistenza e possibilità di difesa dalle ondate di calore”.
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