Genova – Cordoglio per la scomparsa dell’ex Soprintendente ai beni archeologici Giovanna Rotondi Terminiello, compianta garante dei beni monumentali e storici della città.
La ricorda l’assessore alla Cultura del Comune di Genova, Giacomo Montanari.
“Giovanna l’avevo incontrata per la prima volta negli anni del Liceo Colombo – scrive l’assessore sui social – ci aveva raccontato l’incredibile storia di suo padre, Pasquale Rotondi, uno dei funzionari che, a rischio della propria vita, contribuirono a salvare l’immenso patrimonio artistico italiano dalle mani dei nazisti.
Poi, quando scelsi la magistrale in Storia dell’arte all’Università di Genova, divenne la mia professoressa e – in questi lunghi anni di lavoro sul patrimonio UNESCO – è stata guida, confronto, spirito critico, amica e confidente. La si incontrava sempre, nel cuore del centro storico che mai ha abbandonato, sempre con un’idea o una segnalazione su progetti e luoghi. A volte è stata anche una severa ammonitrice, come il suo carattere certamente spingeva a farla apparire. Eppure, mai le sue parole erano scollegate dal desiderio di dare ulteriore valore, di conoscere più a fondo e di proteggere il patrimonio della città.
Non credo che questo sia il luogo o il momento per fare l’elenco di ciò che Giovanna è stata per Genova. Ma certamente ha attraversato un momento straordinario per lo studio, il recupero e la riscoperta dell’arte di questa città sempre troppo schiva quando si tratta di dare valore al suo territorio. Ha interpretato i suoi ruoli con il piglio di chi sa e può lasciare il segno: un segno che vediamo ancora oggi nei monumenti restaurati, nei recuperi coordinati, negli studi pubblicati.
Per me, personalmente, il ricordo più vivido e caldo è legato a Palazzi in Luce: un’iniziativa che Giovanna ha fortemente voluto e che insieme abbiamo poi riproposto, con Sara Rulli e Valentina Fiore, durante i Rolli Days. Quella luce interna, che fa brillare l’interno delle case patrizie di Genova, rappresenta tanto della personalità di Giovanna Rotondi Terminiello: una di quelle storiche dell’arte che hanno saputo dare luce al cuore della città, custodirne l’integrità e promuoverne la conoscenza.
Giovanna è scomparsa oggi. Una perdita enorme per Genova. Ma il modo migliore per ricordarla e per ricordarne la memoria è non smettere mai di fare ricerca, di conservare e di valorizzare il nostro patrimonio artistico. È sicuramente ciò che avrebbe voluto lei”
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