New York – A tradirla sarebbe stato il suo nome di battesimo: Isis, la dea adorata nell’antico Egitto. Una donna americana si è vista sospendere da Facebook il proprio profilo con la motivazione di inneggiare all’ormai tristemente noto pseudo califfato che semina morte e distruzione con il terrorismo.
La donna ha raccontato ai Media americani che il social network le ha sospeso l’account dopo le segnalazioni di alcune persone che hanno forse agito per scherzo o per ignoranza.
Il social network di Mark Zuckerberg ha bloccato il profilo e solo quando la donna ha inviato copia del proprio passaporto è stata riammessa al servizio con le scuse dello staff.
Secondo quando emerso, i tecnici di Facebook, ingannati dalle segnalazioni di alcune persone, non hanno verificato con adeguata attenzione il caso ed hanno sospeso l’account.
Poi, quando la donna ha protestato ricordando che Isis è il nome, nella formula greco-latina, di una dea egiziana dei tempi dei faraoni, ha fatto scattare un controllo più approfondito che ha riattivato il suo accesso al social network.
Ora la donna è decisa a chiedere un risarcimento danni a Facebook.
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