Napoli – Un imponente blitz che ha coinvolto oltre 150 Carabinieri di Napoli ha portato all’arresto del boss del clan di camorra Domenico Ferrara.
Il nome di Ferrara era emerso tre anni fa quando gli erano stati sequestrati circa un centinaio di telefonini cellulari che, stando a quanto avevano ricostruito gli investigatori, servivano per il televoto in favore della figlia del boss, allora 13enne impegnata nello show/concorso televisivo di Rai1 “Ti lascio una canzone”.
All’epoca dei fatti la Rai specificò che nel concorso il televoto influiva solo al cinquanta per cento sulla classifica finale. La figlia del boss arrivò seconda nell’edizione 2013.
I militari hanno agito in modo mirato intorno alla roccaforte del clan a Villariccia, una sorta di casa-bunker all’interno del parco “Mondo nuovo”. Insieme a Domenico Ferrara, conosciuto nel mondo malavitoso come “Mimì ‘o muccuso”, sono stati arrestati anche i due suoi luogotenenti Vittorio Amato e Rocco Ruocco. Altre quattro persone del clan sono finite in manette.
Gli agenti hanno eseguito un decreto di fermo per estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, emesso dalla Dda, direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Ferrara, 58 anni, non era latitante ed è il nipote del boss Raffaele Ferrara, collaboratore di Antonio Bardellino, ucciso in un agguato nel 1983