Genova – La frana di Arenzano rischia di mettere in ginocchio anche attività e residenti di Vesima. La piccola comunità che sorge e opera poco oltre il quartiere di Voltri è alle prese con gravissimi disagi e problemi causati dalla frana ma anche e soprattutto dall’eccesso di “zelo” di qualche burocrate.
Residenti e commercianti della zona sono sul sentiero di guerra poichè è stato interdetto il traffico sulla statale Aurelia, con cartelli di divieto poco oltre il confine di Voltri.
Divieti che rischiano di mettere in ginocchio ristoranti e stabilimenti balneari e che causerebbero curiosi disservizi come il blocco del servizio di autobus che raggiunge Vesima.
“Da quando è caduta la frana – raccontano i residenti – qui sembra di vivere in un’altra dimensione. La strada è percorribile, non c’è alcun pericolo, la frana dista diversi chilometri, eppure non possiamo arrivare in auto, nessuno può arrivare sino qui pena sanzioni e abbiamo perso persino l’autobus. Ci piacerebbe sapere chi prende queste decisioni”.
La vicenda è nota: sabato scorso un’enorme massa rocciosa si abbatte sulla statale Aurelia, all’ingresso di levante di Arenzano. Due persone restano ferite, la strada è completamente bloccata e occorreranno due mesi per riaprirla.
Il traffico è ovviamente bloccato sul lato di Arenzano ma le auto potrebbero arrivare anche da levante, partendo da Voltri.
Così, secondo le denunce dei residenti e dei commercianti di Vesima, qualcuno decide di istallare cartelli di divieto di transito al “confine” tra Voltri e Vesima.
Il risultato è che le auto ed i turisti non arrivano più alla località balneare del ponente genovese, i locali restano vuoti e gli abitanti della località, circa 150 persone, o corrono il rischio di percorrere ugualmente la strada in auto, rischiando la sanzione, o usano il treno.
L’alternativa del Bus – secondo quanto denunciato dai residenti – è bloccata dallo stesso divieto.
L’autobus, infatti, non arriva più a Vesima.