Miami – Il mondo dell’architettura è in lutto dopo aver appreso dell’improvvisa morte dell’architetto iracheno-britannica Zaha Hadid, morta d’infarto a Miami a soli 65 anni.
Nata e cresciuta a Baghdad, Zaha Hadid è stata la prima donna a vincere il prestigioso premio Pritzker, considerato l’equivalente del Nobel per quanto riguarda l’architettura. Nel suo paese d’adozione, il Regno Unito, la Hadid ha ricevuto la Medaglia d’Oro del Royal Institute of British Architects.
Dopo aver iniziato i suoi studi a Beirut ed averli proseguiti a Londra, Zaha ha iniziato la sua attività di architetto e grazie alla sua visione ha potuto unire in modo armonioso nuovi volumi e forme che guardano al futuro con paesaggi e contesti urbani realizzando un armonioso complesso di linee ed onde.
Le sue creazioni venivano commissionate da tutto il mondo. Hong Kong, Germania, Italia, Azerbaijan, ovunque ed in qualunque continente Zaha è riuscita a far coesistere paesaggio, architettura e geologia, grazia anche all’utilizzo di tecnologie alternative e di forme architettoniche inusuali che hanno reso panorami ed edifici continuamente dinamici.
Esponente della corrente del Decostruttivismo, la Hadid è membro del consiglio editoriale dell’Enciclopedia Britannica ed è stata onorata con una retrospettiva sulla sua opera al Guggenheim di New York. Nel 2008 Forbes l’ha eletta tra le 100 donne più potenti del mondo mentre il Guardian, per il suo stile, l’ha inserita tra le 50 persone più eleganti del pianeta. Titoli e riconoscimenti sono tantissimi da elencare ed hanno costellato una carriera piena di soddisfazioni.
Il suo studio londinese, lo Zaha Hadid Architects, aperto nel 1980 e dove lavorano 246 architetti, è uno dei più importanti studi a livello mondiale.
Sul sito ufficiale dell’archistar si legge: “Con grande tristezza lo Zaha Hadid Architects conferma che la Dame Zaha Hadid è morta in modo improvviso a Miami nelle prime ore di questa mattina. Aveva contratto una bronchite all’inizio della settimana ed ha avuto un improvviso attacco di cuore durante la degenza in ospedale”.
In occasione del premio Riba Royal Gold Medal che l’architetto ha ricevuto nel 2016, Sir Peter Cook, architetto britannico, ha speso parole di elogio per un’artista che, a suo dire, è partita da una linea che Paul Klee ha esplorato “passeggiando” proprio accanto ad essa e l’ha ripiegata ed incrociata, quasi a mo’ di danza, per farne scaturire superfici che si muovono nello spazio per poi concludere: “Diciamolo chiaramente: avremmo potuto assegnare la medaglia ad un personaggio confortevole. Non lo abbiamo fatto, abbiamo scelto Zaha, più grande della vita, una personalità straordinaria, sempre vigile. Un’eroina. Siamo veramente fortunati ad averla a Londra”.