Brasilia (Brasile) – Sarebbero almeno 14 i morti in Brasile in seguito alle rivolte scoppiate nel corso del fine settimana in cinque prigioni dello stato di Cearà, nel nord est del Paese.
Le rivolte sono arrivate dopo la decisione da parte delle guardie penitenziarie di indire uno sciopero per chiedere un aumento dello stipendio.
Secondo quanto ha fatto sapere la segreteria di Giustizia del piccolo stato, la mobilitazione delle guardie carcerarie ha provocato la cancellazione delle visite, evento che ha fatto scattare la rabbia dei detenuti.
Durante la rivolta si sono verificati dei regolamenti di conti tra detenuti e numerosissimi ed ingenti danni alle strutture. Scoperti anche alcuni tunnel sotterranei ma non ci sarebbero fughe confermate.
Le forze di sicurezza hanno ripreso il controllo delle carceri lunedì e la Procura della Repubblica di Cearà ha aperto un’indagine annunciando che sarà ritenuta responsabile di quanto accaduto l’amministrazione carceraria dello stato.
Il governatore Camilo Santana, in un post su Facebook, si è detto profondamente dispiaciuto per quello che sta accadendo dei penitenziari brasiliani ed ha annunciato che farà il possibile per garantire stabilità e sicurezza del sistema carcerario.