Genova – Per gli agenti della Digos non ci sono dubbi: l’incendio che due giorni fa si è verificato al bancomat dell’ufficio postale di via del Lagaccio a Genova è stato la conseguenza di un attentato.
Le immagini delle telecamere, visionate dagli inquirenti, hanno mostrato due attentatori avvicinarsi allo sportello con un ombrello aperto in modo da non essere ripresi in faccia. Un testimone ha riferito di aver sentito il boato e di aver visto il fumo levarsi dallo sportello ed ha raccontato di aver visto due persone incappucciate allontanarsi dal luogo dell’esplosione.
Sul posto non sono state rinvenute taniche, il che fa pensare che i due attentatori abbiano versato del liquido infiammabile e poi abbiano dato fuoco con un accendino. Al momento, per gli inquirenti, la pista più accreditata sembra essere quella che porta ai No Borders, attivisti contro i rimpatri dei migranti e la chiusura delle frontiere.
Il mese scorso erano stati ritrovati tre ordigni rudimentali sotto i bancomat di uffici postali di Genova, Bologna e Torino ma nessuno dei tre era esploso, per questo si era pensato ad un atto dimostrativo.
L’accanimento contro le Poste nasce dal fatto che l’azienda mette a disposizione voli per il rimpatrio dei migranti.