Teatro Carlo Felice

Genova – Si terrà domenica 11 marzo alle ore 16 uno dei concerti più attesi e prestigiosi della stagione sinfonica 2018 del Teatro Carlo Felice. Protagonista sarà uno dei più grandi pianisti viventi , Krystian Zimerman, che suonerà dal vivo con l’Orchestra del Carlo Felice per la prima volta. Sul podio accanto a Zimerman, salirà un altro musicista di spicco, Grzegorz Nowak, che per l’occasione dirigerà l’orchestra.

Krystian Zimerman, Polacco classe 1956, nato in una famiglia di musicisti, ex-bambino prodigio, si è imposto all’attenzione della scena musicale internazionale nel 1975 con la vittoria, a soli diciotto anni, del prestigioso Concorso Chopin di Varsavia. Sull’onda di quell’affermazione tutti i più importanti direttori d’orchestra, tra cui Karajan, Abbado, Muti, Bernstein, Giulini, hanno voluto collaborare con lui in concerti, tournée e incisioni discografiche che, oggi, costituiscono un punto di riferimento imprescindibile nella storia pianistica del nostro tempo. Zimerman non tiene più di cinquanta concerti all’anno, si esibisce solo sul proprio strumento (che trasporta personalmente su un apposito camion) in modo da poter esercitare il massimo controllo sul suono e non lasciare nulla al caso.

Saranno presentati al pubblico tre composizioni di straordinario valore artistico. Si partirà con “Le Carnaval Romain, Ouverture op. 9” di Hector Berlioz, brano trascinante e di grande effetto basato su due temi dell’opera Benvenuto Cellini. Il secondo pezzo proposto sarà “Sinfonia n.2 The Age of Anxiety” di Leonard Bernstein. La composizione, che tratta le ansie e i disagi dell’uomo contemporaneo e che viene considerata una dei capolavori del compositore Statunitense, sarà un omaggio da parte dell’amico Zimerman in occasione del centenario della sua nascita. Infine, verrà proposta una composizione che saprà valorizzare la bravura della compagine orchestrale, “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij, capolavoro pianistico assoluto del 1874 che in quest’occasione sarà ascoltata non nella versione di Ravel ma in quella più frequentemente eseguita di Sergej Gorchakov. Rispetto a quella “Francese”, nella versione proposta saranno esaltati maggiormente i legami del pezzo con la musica popolare russa.