Genova – Una delle storie più amate di sempre è quella del Libro della giungla, dove una natura amorevole riesce a far crescere un cucciolo d’uomo senza fargli mancare nulla. La versione che è stata creata per il film Mowgli – Il figlio della giungla, trasmessa su Netflix da venerdì 7 dicembre, non sarà proprio delicata come ce la ricordiamo nella versione a cartoni animati del 1967 o come è stata scritta dall’autore Rudyard Kipling: in questo caso il regista Andrew Serkis ha deciso di mostrare il lato oscuro della giungla e dei personaggi che la abitano, al punto che il film è stato vietato ai minori di 13 anni se non accompagnati nella visione da un adulto.
Il film ha come protagonisti attori di fama internazionale che hanno prestato le loro fattezze per realizzare i personaggi del film, utilizzando la tecnica della motion capture, già utilizzata da Serkis per poter interpretare il personaggio di Gollum ne Il Signore degli anelli. Utilizzando questa tecnica Christian Bale è diventato la pantera Bagheera, Cumberbatch è Shere Khan, Cate Blanchett il serpente Kaa, Peter Mullan è Akela, il capo del branco dei lupi, Naomie Harris è la mamma lupa Nisha, e infine l’orso Baloo è interpretato dallo stesso Serkis.
Anche in questa pellicola la storia di Mowgli viene raccontata fedelmente, accentuando però l’atmosfera cupa e la sensazione di disagio che la sua condizione crea. Il mondo degli umani lo accoglierà senza troppo entusiasmo, fino a portare il ragazzo al momento della scelta tra i suoi simili e gli animali che lo hanno allevato.
Il trailer del film, in italiano, è disponibile a questo link.