Genova – Saranno celebrati venerdì mattina, alle 11,30, presso la chiesa dell’Annunziata, nell’omonima piazza genovese i funerali del ragazzo di 25 anni, di origini nigeriane che si sarebbe tolto la vita, gettandosi sotto ad un treno a Tortona, dopo aver ricevuto la notizia del respingimento della sua richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato.
A darne notizia don Giacomo, responsabile della Comunità Migrantes di Coronata, con un appello a partecipare numerosi alla cerimonia e alla successiva sepoltura nel cimitero di Coronata per dare un segnale di accoglienza e di vicinanza ad un giovane che durante la sua breve vita ha dovuto affrontare troppe tragedie.
Prince Jerry era seguito dalla Comunità Migrantes di Coronata ed ospitato nel centro di accoglienza di Multedo e aveva avviato il percorso per richiedere un permesso temporaneo per il soggiorno in Italia per completare l’iter per la richiesta del riconoscimento del suo status di rifugiato.
Nei giorni precedenti alla sua tragica morte, travolto da un treno, il ragazzo aveva ricevuto una risposta negativa alle sue richieste e sapeva di poter essere espulso dall’Italia.
Avuta la notizia il ragazzo si è chiuso un uno stato di profonda prostrazione e depressione e lunedì potrebbe aver deciso di togliersi la vita.
Alla cerimonia parteciperanno numerose associazioni e la popolazione che non si riconosce nelle scelte prese dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a chiusura dei porti italiani per impedire lo sbarco di persone in fuga da guerre e carestie.
In un messaggio inviato da don Giacomo, responsabile Migrantes di Coronata si legge:
“Cari tutti, ieri sono stato tutto il giorno a Tortona . Uno dei nostri ragazzi di Multedo , Prince Jerry, dopo essere stato diniegato prima di Natale e scoprendo che non avrebbe potuto contare neppure sul permesso umanitario che è stato annullato dal recente Decreto, si è tolto la vita buttandosi sotto un treno. Ho dovuto provare a fare il riconoscimento di quanto era rimasto di lui. È stato un momento difficile ma importante perché ho ritenuto di doverlo accompagnare in questa sua ultima desolazione. Vi scrivo perché abbiamo deciso di portarcelo su a Coronata e seppellirlo nel cimitero lassù”.