Genova – Le guardie zoofile che sorvegliano i Parchi di Nervi sono state sfrattate dalla loro sede presso i giardini dopo le roventi polemiche per le multe ai proprietari di cani che non pulivano e che lasciavano i loro cani liberi di correre per le aiuole.
Una “vittoria” per chi aveva raccolto le firme per “cacciare” chi, ogni giorno, cercava di mantenere il minimo di decenza nei Parchi ed una sonora sconfitta per tutti coloro che credono che i proprietari di cani non godano di particolari “diritti” rispetto a chi, nei giardini, ci va per trovare pulito e non desidera essere travolto da animali che corrono senza controllo o, peggio, che si azzuffano nelle grandi aiuole.
Il servizio di sorveglianza dovrebbe infatti proseguire in forza di una convenzione con il Municipio Levante ma la decisione dello stesso ente di “togliere” la sede alle guardie non lascia ben sperare sul futuro della meritoria opera di controllo delle guardie.
Nessun collegamento “ufficiale” tra i due episodi ma, questa estate, quando un gruppo di cittadini aveva raccolto le firme contro le guardie, accusandole di eccessivo autoritarismo e di “persecuzione” nei confronti dei proprietari di cani, il Municipio aveva minacciato proprio la revoca della concessione della sede.
Il “caso” aveva suscitato un vero vespaio di polemiche perché le guardie avevano risposto con i numeri delle sanzioni, molto consistenti, e portando foto e filmati che dimostravano quanto grave fosse la situazione prima del loro intervento.
Cani liberi di correre nei prati e di sporcare senza nessun intervento dei padroni e persone terrorizzate per le scorribande di un gruppo di cani che ogni giorno frequentavano i parchi senza alcun controllo.
Una situazione che è subito mutata non appena è iniziata la sorveglianza.
Prima con la sensibilizzazione dei proprietari di cani, cui è stato ricordato che non è possibile introdurre animali liberi nel parco e l’obbligo di guinzaglio sempre e poi una crescente maggiore rigidità nel verificare che le regole venissero applicate.
C’è chi si è “rimesso in riga”, uniformandosi alla maggior parte delle persone educate e civili che frequentano i parchi con i loro amici animali e chi ha pensato che i Parchi erano ormai “cosa loro” e che il supposto diritto del cane a correre libero sia preminente e prevaricante rispetto al diritto dei frequentatori a stare tranquilli.
Le sanzioni, ripetute nel tempo – a confermare che si trattava solo di un gruppetto di “irriducibili” – hanno lasciato lo spazio alle polemiche e, talvolta, a vere e proprie aggressioni nei confronti di chi cercava di far rispettare le regole.
Lo scambio di accuse tra alcuni proprietari “allergici alle regole” e le guardie zoofile era culminato con l’intervento del Municipio Levante che aveva “diffidato” le guardie a mettere in atto comportamenti non opportuni e aveva minacciato la revoca della concessione della sede presso i Parchi.
Ora arriva lo sfratto ufficiale e la perplessità delle guardie zoofile che restano convinte che il rispetto delle regole sia prevalente su ogni altra considerazione e che la maggior parte dei proprietari di animali non abbia mai avuto alcun problema ad utilizzare i Parchi seguendo comportamenti di buon senso ancor prima che le disposizioni del Comune.