Albenga (Savona) – Una donna di 30 anni di origine cubana è stata fermata nella notte dopo aver mostrato ai Carabinieri una carta d’identità falsa.
Tutto è avvenuto ad Albenga, nel corso di alcuni controlli stradali predisposti dai militari della Sezione Radiomobile della Compagnia ingauna.
Gli uomini dell’arma hanno fermato una vettura a bordo della quale viaggiava la trentenne.
Alla richiesta di esibire un valido documento di riconoscimento, la donna ha esibito una carta d’identità italiana che a prima vista non destava alcun sospetto.
Durante l’interrogazione alla banca dati delle Forze di Polizia, utilizzando il tablet O.D.I.N.O. (Operational Device for Information, Networking and Observation) in dotazione a ogni pattuglia di Carabinieri e che consente di interagire con la centrale operativa e di consultare ogni tipo di banca dati, sono emerse delle incongruenze che hanno reso necessario un approfondimento da parte degli operatori.
Attraverso la luce ultravioletta, i militari si sono resi conto che il documento esibito era genuino ma i dati riportati, la fotografia apposta ed il numero di serie, così come la posizione del timbro ad umido del comune rilasciante, facevano emergere un alto rischio di “falso documentale”, tanto da dover procedere ad ulteriori verifiche con l’accompagnamento in caserma della donna e di altri 3 passeggeri a bordo del veicolo.
Gli accertamenti presso gli uffici della Compagnia hanno infine dato ragione ai sospetti sollevati dai Carabinieri, i quali appuravano che quel documento facesse effettivamente parte di una partita di documenti rubati qualche anno fa presso l’Ufficio anagrafe di uno dei Municipi della Capitale.
Al termine delle rapidi indagini dei militari dell’Arma di Albenga, la donna è stata dichiarata in arresto “per aver dichiarato o attestato falsamente al pubblico ufficiale l’identità, lo stato o altre qualità della propria o dell’altrui persona”.
La sudamericana rischia da uno a sei anni di reclusione.