aggiornamento delle 18,30
La Asl 3 genovese, responsabile di zona per il caso del decesso del giovane di 24 anni a Genova e che potrebbe essere stato contagiato dal coronavirus, smentisce le notizie di Stampa secondo cui il giovane avrebbe atteso 5 giorni, in presenza di febbre alta, per avere il tampone per verificare l’eventuale contagio.
Sarà ora un’indagine a verificare come si sono svolti i fatti se la famiglia sceglierà di denunciare l’episodio alle forze dell’ordine o con un esposto.
Ecco il testo della nota diffusa da Asl 3:
“Con riferimento al tragico evento relativo al ragazzo di 24 anni deceduto questa mattina a Genova e per il quale dalle prime notizie è emerso che sarebbe stato chiesto il tampone orofaringeo, Asl3 Genova specifica quanto segue nel rispetto della persona e sottolineando la vicinanza alla famiglia colpita dal grave lutto.
Dopo aver eseguito le opportune verifiche, l’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica Asl3, struttura incaricata e competente in materie per l’area metropolitana, comunica che a tale servizio non risultano pervenute richieste di effettuazione diagnostica molecolare con tampone rino-orofaringeo per ricerca Covid19 a domicilio.
Si ritiene altresì utile sottolineare che in caso di sintomi di febbre alta e perdurante, le procedure prevedono che si debba contattare il numero di emergenza dedicato 112“.
Genova – Un ragazzo di 24 anni è deceduto per un sospetto caso di Coronavirus nel capoluogo ligure. Se confermato il collegamento con il virus si tratterebbe di una delle vittime più giovani in Italia.
La morte del ragazzo potrebbe sollevare forti polemiche poiché, secondo le prime informazioni, da almeno 5 giorni la vittima soffriva per una febbre molto alta e il medico curante aveva fatto richiesta del test per individuare l’infezione da coronavirus che non è mai stato fatto.
Ora, a decesso avvenuto, con gli esami medici verrà effettuato anche il tampone post mortem che, in caso di positività susciterebbe qualche perplessità sulle procedure in atto per il controllo dei contagi.
Il ragazzo, eventualmente positivo al virus, è rimasto a contatto con i familiari e con i medici che lo hanno visitato e che, a loro volta, potrebbero essere stati infettati.
Il ragazzo, sempre secondo le prime informazioni, soffriva di una forma di “morbo di Crohn”
Un improvviso malore ha stroncato il ragazzo ed ora sono in corso tutti gli accertamenti medici e potrebbe essere aperta un’indagine da parte della magistratura.