Genova – Anche la Liguria sperimenta la “riapertura” morbida per l’emergenza coronavirus e lo fa anche nel settore della Ristorazione.
Non sarà ancora possibile mangiare al ristorante o sedersi al tavolo per consumare il pranzo o la cena ma sarà possibile, oltre al servizio di consegna a domicilio, anche il cosiddetto “take away”, il servizio di asporto delle pietanze.
“Sì al servizio take-away per attività commerciali ed artigianali”. Lo conferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, a seguito dell’Ordinanza n.22 del 26 aprile 2020 firmata dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Nello specifico, attività come bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie lungo il territorio ligure, a partire da domani, 27 aprile, oltre al servizio della consegna a domicilio, potranno quindi consentire ai clienti il ritiro dei prodotti ordinati presso i locali dell’impresa, nel rispetto di alcune modalità che consentano di evitare gli assembramenti: i clienti dovranno, ove possibile, ordinare i prodotti on-line o per via telefonica, gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati dovranno avvenire per appuntamenti dilazionati nel tempo, nel locale dovrà esser consentita la presenza di un solo cliente alla volta, assicurando che permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce.
“La nuova organizzazione della vita dei cittadini, che studiano e lavorano da casa, ha comportato un fortissimo aumento della domanda di cibi cucinati o pronti da consumare a domicilio. Una richiesta che, vista l’alta domanda, talvolta non è stata esaudita, andando ad impattare negativamente sui guadagni delle attività commerciali e non soddisfacendo le necessità dei cittadini, costretti così a recarsi più spesso a fare la spesa. Con questa ordinanza rispondiamo a un’esigenza duplice, in linea con le misure di sicurezza e con la tutela della salute dei lavoratori e dei consumatori” racconta Benveduti.
Per effettuare il servizio d’asporto, dovrà essere garantito il rispetto delle misure di prevenzione prescritte dall’allegato 5 del D.P.C.M. 10 aprile 2020 previste per gli esercizi commerciali di vendita e generi alimentari, tra le quali si segnalano il rispetto delle norme igienico-sanitarie per l’attività di confezionamento, il mantenimento della distanza di un metro di sicurezza interpersonale nei luoghi di lavoro e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.