Genova – Un frate cappuccino genovese accusato di pedofilia ed atti sessuali con minori.
A darne notizia l’edizione cartacea di quest’oggi del Secolo XIX che ha rilanciato la pubblica denuncia della Rete L’Abuso fondata da vittime di pedofilia e da anni protagonista di una dura battaglia per denunciare casi di presunte violenze sessuali che vedono protagonisti prelati e religiosi e vittime minorenni indifesi.
Il caso denunciato dalla Rete l’Abuso in un articolo on line – ma che deve ovviamente essere confermato o smentito da un’indagine giudiziaria di cui, al momento, non ci sono notizie – riguarderebbe un frate cappuccino genovese che si sarebbe reso responsabile di comportamenti che potrebbero essere al vaglio della magistratura durante la sua opera a Loano, nel savonese.
Un episodio di violenza su un ragazzo che, all’epoca dei fatti, avrebbe avuto 12 anni ma che non sarebbero isolati secondo quanto riportato dal Secolo, riprendendo la denuncia del sito on line.
Una vicenda che dovrà essere approfondita, alla ricerca di conferme o smentite e che certamente necessita della massima cautela per la gravità delle accuse e per il coinvolgimento di minorenni.
Al momento il frate non risulta indagato. Raggiunto da Il Secolo XIX, il religioso ha smentito categoricamente le accuse.
La redazione di LiguriaOggi conosce il nome della persona ma, data la delicatezza della situazione e sottolineando che la persona non risulta essere al momento oggetto di indagine, non lo pubblica.