Genova – Un fine settimana di assembramenti prevedibili per il “Luna Park” versione spezzettata realizzato nella delegazione di Prà senza il parere positivo del locale Municipio.
Foto e filmati delle ripetute violazioni alle norme anti covid sono arrivate al Municipio VII Ponente ma sono ben visibili anche sulle pagine social del quartiere e hanno arroventato le polemiche su una scelta, fatta dal Comune, che rischia di diventare un ver e proprio caso.
Secondo il presidente del Municipio Chiarotti, infatti, sarebbe addirittura stato “aggirato” il contenuto del Dpcm anti covid “spezzettando” il Luna Park in zone diverse per sparpagliare le attrazioni e non spingere le persone a radunarsi ma, di fatto, la semplice presenza di giostre e baracconi ha generato un richiamo fortissimo per l’intera zona e la folla si è comunque ammassata nelle vicinanze dei “giochi”.
Vani i tentativi, ripetuti, dei titolari delle attrazioni. Gli appelli a non assembrarsi, a mantenere le distanze e le mascherine, è stato più volte ignorato.
Secondo il presidente del Municipio Chiarotti, inoltre, proprio la scelta di sparpagliare le giostre rende più difficile il controllo delle forze dell’ordine che devono spostarsi continuamente e non hanno mai un quadro di insieme generale che fa subito balzare agli occhi le aree critiche.
Ora la situazione rischia di degenerare, perchè difficilmente controlli a tappeto potranno essere organizzati, e le segnalazioni di ripetono senza sosta.
Secondo il Municipio andrebbe bloccato il Luna Park e cancellata la manifestazione pur con dolore per le famiglie dei giostrai.
Ma soprattutto andrebbe chiarito come è stato deciso di creare un Luna Park “ridotto” a Ponente visto che quello di piazzale Kennedy è stato cancellato del tutto per l’emergenza coronavirus.