Genova – Una potatura “drastica” alle siepi che circondano piazza Rossetti alla Foce e divampano le proteste dei tanti frequentatori del grande spazio verde ricavato tra le case e frequentatissimo dai bambini per i suoi giochi.
I tecnici del Comune sono arrivati con strumenti e tute da lavoro e hanno iniziato a far piazza pulita di rami e foglie, lasciando tronchi contorti e spelacchiati, come non se ne vedeva da anni.
In molti, perplessi, hanno chiesto spiegazioni senza ottenere risposte convincenti.
Ora, dove prima c’era una siepe, ci sono solo tronchi e rami completamente privi di foglie.
Un taglio decisamente drastico che suscita perplessità tra i frequentatori dei giardini che temono che le piante soffrano e magari muoiano.
“Non siamo esperti – raccontano i genitori in piazza Rossetti – ma in tanti anni non abbiamo mai visto potare le piante in quel modo. Sono stati segati tronchi del diametro di diversi centimetri e capitozzate piante che erano cresciute e creavano una bella siepe che nascondeva un pò le auto alla vista. Ora siamo tornati “a livello strada” e non è certo un bello spettacolo”.
Mentre si attende una risposta sulle condizioni del verde e una spiegazione sul tipo di intervento c’è chi azzarda che proprio il fatto di “nascondere alla vista” la piazza sia una motivazione “plausibile” per quanto avvenuto.
Una potatura a poche decine di centimetri da terra, infatti, consente di poter guardare all’interno della piazza senza zone d’ombra.
“Se fosse quella la motivazione – spiegano perplessi i genitori – di certo non ci sembra una buona ragione. La siepe serviva proprio a celare il traffico e le auto e a isolare un pò i bambini dal caos del traffico. Se si vuole garantire la sicurezza si fanno girare più agenti e vigili e magari si installano telecamere con qualcuno davanti a guardarle”.
C’è anche chi sostiene, invece, che il tipo di pianta messa a dimora per le siepi di piazza Rossetti abbia “bisogno”, ogni tanto, di una potatura più robusta per poi tornare a germogliare con nuova forza e nuovo vigore.
In questo caso l’intervento avrebbe una spiegazione ben più “naturale”.