Genova – Pulisce parchi e giardini dei quartieri di Marassi e San Fruttuoso per sdebitarsi del reddito di cittadinanza. E’ la storia di un artigiano di 63 anni che ha perso il lavoro con la chiusura dell’attività e, in attesa della pensione, vuole rendersi utile alla collettività per l’assegno che riceve dall’aprile del 2019.
Jimmy, all’anagrafe Virginio Bertani, è stato a lungo un valido e stimato artigiano di Marassi ma in seguito alla crisi ha perso attività e lavoro ed ha dovuto fare richiesta per il reddito di cittadinanza.
Un assegno di poche centinaia di euro che però hanno rappresentato – e rappresentano – la differenza tra il vivere dignitosamente e una discesa senza fine come troppo spesso si vede nella nostra ed in altre città.
Jimmy ha deciso di mettersi a disposizione della collettività ed invece di restare a casa in attesa di una “chiamata” ha scelto di presentarsi al Municipio Bassa Valbisagno per offrire il proprio lavoro. Grazie all’intervento del presidente Massimo Ferrante è stato sottoscritto il primo “patto di collaborazione” in città ed è iniziato il lavoro.
In breve gli è stata affidata la manutenzione di alcuni giardini pubblici che ora cura e pulisce con dedizione encomiabile e con la gratitudine dei tanti genitori che li frequentano con i loro bambini.
Una scelta di dignità che andrebbe incentivata tra tutti coloro (sono 10mila a Genova) che percepiscono l’assegno del reddito di cittadinanza voluto e difeso dal Movimento 5 Stelle.
Secondo le stime la metà sarebbe effettivamente impossibilitata a lavorare ma resta una buona fetta che ancora attende che lo Stato gli offra un posto di Lavoro e l’opportunità di trovare il proprio ruolo produttivo nella società.
Alcuni di loro, come Jimmy, hanno deciso di non aspettare più e si sono rimboccati le maniche offrendo il proprio lavoro per la collettività.
Un esempio che la civica amministrazione dovrebbe incentivare e supportare.