Savona – Sono undici i Be & Breakfast abusivi individuati dagli uomini della Guardia di Finanza di Savona sul territorio provinciale.
I controlli dei militari nei confronti delle strutture ricettive della provincia hanno portato alla scoperta di attività mai regolarizzate o totalmente abusive.
Gli uomini del gruppo di Savona hanno controllato sette attività, risuolate tutte completamente abusive, nei comuni di Savona, Celle Ligure, Varazze e Pontinvrea.
La struttura savonese operava da oltre cinque anni senza aver mai regolarizzato la propria posizione.
Il Bed & Breakfast di Pontinvrea, invece, era ospitato nella casa della sua “proprietaria” e veniva regolarmente pubblicizzato sui portali dedicati senza osservare alcuni adempimento amministrativo e fiscale.
I militari della Compagnia di Albenga hanno controllato sei attività, individuandone una completamente abusiva a Ceriale.
In un altro caso, in una struttura a Garlenda, dichiarata a conduzione familiare, si è scoperta una gestione di fatto imprenditoriale, con quattro stanze anziché tre, come formalmente dichiarato, e quindi senza il rispetto degli obblighi previsti dalla legge.
Ancora, ad Alassio il titolare di un B&B ha nascosto i redditi conseguiti di cui una parte arrivata con attività “in nero”.
Controlli anche a Finale Ligure con sei Bed & Breakfast controllati, di cui due risultati irregolari.
Il primo, a Rialto, ometteva sistematicamente di trasmettere alle autorità le comunicazioni obbligatorie relative agli alloggiati.
Il secondo, nel centro di Finale, esercitava l’attività in modo completamente abusivo, essendo stato dichiarato appartamento a uso turistico e schermato attraverso un Trust auto dichiarato
Il responsabile del primo B&B è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica mentre, nei confronti del secondo sono tuttora in corso accertamenti finalizzati a determinare le violazioni, anche fiscali, correlate ai vari aspetti normativi.
I titolari dei Bed & Breakfast abusivi non avevano mai presentato agli uffici comunali la prevista SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), omettendo anche di pagare i tributi locali (IMU, TARI, Imposta di Soggiorno, ecc.) nella misura dovuta per le strutture ricettive.
Naturalmente nessun ricavo veniva dichiarato al Fisco, né venivano comunicate alla Questura le generalità degli ospiti, in violazione delle norme in materia di sicurezza pubblica e antiterrorismo.
Le strutture venivano sistematicamente pubblicizzate su siti Internet specializzati, nei quali erano indicati i recapiti telefonici dei gestori, le disponibilità giornaliere e le tariffe applicate. Sui siti erano inoltre visibili le numerose recensioni lasciate dagli ospiti, a testimonianza della redditizia attività svolta.
Per tutti i titolari delle strutture abusive sono scattate denunce penali, per aver omesso di comunicare le generalità degli ospiti all’Autorità di Pubblica Sicurezza e sanzioni amministrative per aver esercitato l’attività ricettiva in assenza delle prescritte autorizzazioni. I gestori saranno poi segnalati ai comuni ove erano ubicate le strutture, per il ricalcolo e recupero dei tributi locali evasi. Nei loro confronti le Fiamme Gialle avvieranno inoltre specifici controlli fiscali, finalizzati a quantificare l’ammontare dei ricavi occultati al Fisco nel tempo.
Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo stata assunta alcuna decisione di merito definitiva sulla responsabilità delle persone sottoposte ad indagini.