Genova – Un malore sarebbe all’origine dell’incidente mortale in cui ha perso la vita Sergei Robbiano, il 53enne dipendente dell’aeroporto di Genova deceduto nella notte tra venerdì e sabato precipitando in mare con l’auto che guidava per “scacciare” i gabbiani dalle piste di atterraggio e decollo.
A stabilirlo l’autopsia condotta dal medico legale incaricato dal magistrato che segue il caso e che avrebbe trovato segni di una ischemia cerebrale.
L’esame non ha però ancora chiarito se Sergei Robbiano sia morto immediatamente per l’ischemia o se, invece, sia morto annegato cadendo in mare con l’auto e restando intrappolato nella vettura.
Il fascicolo del caso è stato trasferito ad un magistrato che si occupa di infortuni sul lavoro e restano le polemiche per i gravi ritardi nei soccorsi causati dalla indisponibilità di vigili del fuoco sommozzatori in servizio a Genova.
La squadra di soccorso, secondo la denuncia di USB – sindacato di cui Robbiano era rappresentante in Aeroporto – è arrivata da Torino, ad ore di distanza in auto, dal capoluogo ligure.
Dovrà essere chiarito se un soccorso più tempestivo avrebbe potuto salvare la vita al dipendente dell’Aeroporto.