sciame api Begato 26 aprile 2023Genova – Uno sciame di api su un albero a pochi metri dall’ingresso dell’asilo nido Centofiori e dal circolo ricreativo Valtorbella, a Begato. La curiosa scoperta ha messo in allarme mamme e passanti ed è scattato l’allarme ai Vigili del Fuoco che hanno “girato” la richiesta di intervento ai gruppi di apicoltori volontari che in questa stagione offrono il loro intervento gratuitamente per la collettività.
In breve l’apicoltore ha raggiunto il posto e dopo aver indossato la tuta di protezione ha raccolto lo sciame salendo su una scala.
Un intervento che non è passato inosservato anche perché piazza Vittime di Bologna era “piena” di api in volo.
Con un pò di pazienza è stata catturata l’ape regina e tutte le operaie l’hanno seguita dentro al “portasciami”, la scatola in plastica che gli apicoltori usano in queste situazioni di emergenza per ospitare temporaneamente lo sciame.
Gli apicoltori delle due associazioni riconosciute dalla Regione Liguria (AlpaMiele e ApiLiguria) offrono il loro intervento gratuito e volontario in questo periodo nel quale il fenomeno delle sciamature è piuttosto consistente.
Solo pochi giorni fa uno sciame si è posato su un treno, alla stazione di Voltri e ieri un altro si è posato nel bel mezzo di un campo da tennis al Golf club di Rapallo.
Si tratta di un fenomeno assolutamente normale e naturale che avviene nel periodo primaverile, quando negli alveari nasce una nuova regina e la “vecchia” abbandona la colonia insieme ad una parte delle sue operaie, per andare a fondarne una nuova.
Nel loro “viaggio” le api si possono posare ovunque per un pò di riposo ed in genere restano poche ore o al massimo qualche giorno.
Chi le dovesse incontrare può contattare i Vigili del Fuoco al numero 115 o 112 – ma non è loro specifica competenza – o può contattare direttamente AlpaMiele o ApiLiguria o, ancora, il gruppo Facebook “Amici delle Api
Le richieste di intervento verranno inserite nelle chat degli apicoltori che intervengono sulla base delle disponibilità dei volontari.
Le api verranno trasferite in un luogo sicuro, verranno verificate le loro condizioni di salute ed eventualmente sanificate e poi immesse in un apiario.
Gli apicoltori tengono a precisare che le api soccorse in questo modo non producono miele per almeno un anno e durante tutto questo tempo rappresentano lavoro e spese per chi le salva.