Liguria – Sono già oltre 77mila le firme per la petizione online contro l’introduzione della caccia con arco e frecce decisa da Regione Liguria con il voto trasversale di Maggioranza e Opposizione. A poco più di una settimana dal suo lancio, infatti, la sottoscrzione ha registrato quota 77.485 firme su Change.org
“La petizione – scrivono gli organizzatori – dovrebbe interessare tutte le persone, perché è aberrante nel 2023 sottoporre degli animali a delle atroci sofferenze e mettere in pericolo anche Persone che passeggiano nei boschi”.
“Il 27 luglio 2023 è stata approvata tale scellerata proposta. Intervenendo subito, forse si può fermare questa ‘gratuita mattanza’ ”, conclude la sua promotrice. Tra i commenti dei firmatari, le ragioni di chi ha sottoscritto la campagna:
“Pratico il tiro con l’arco agonistico da più di 40 anni – spiega uno dei firmatari – e posso dire che questa è una proposta barbara, oscena ed inaccettabile. E’ praticamente impossibile colpire un animale in movimento in un punto vitale, condannandolo così ad una lenta morte per dissanguamento! Chi ha avuto questa idea non capisce nulla di archi e frecce!”.
LINK ALLA PETIZIONE: www.change.org/p/vietare-la-caccia-con-arco-e-frecce-agli-animali-in-liguria
In Liguria sono impazziti?, ora si può andare a caccia con arco frecce (cervi, mufloni, cinghiali ed altro)!!!
A parte la barbarie di qualsiasi tipo di caccia (che personallmentevaborro), vorrei fare alcune osservazioni logiche:
Io sono stato un arciere (da paglione ovviamente!) e vi assicuro che magari colpire qualche cosa a 10, 20 o 30 m o più m, può essere anche facile, ma molto meno facile è colpire con la freccia un punto preciso e vitale dell’animale ed è assolutamente difficile far penetrare la freccia in quel punto abbastanza in profondità per raggiungere l’organo vitale.
Ci vuole una forza di tiro di oltre 60 kg!!!.
Ma quanti cacciatori con arco hanno suddette capacità? Uno su 50 forse?!, ma probabilmente molto meno. Ci sarà quindi una marea di incapaci improvvisati Robi Hood, che tireranno a casaccio, ferendosi tra di loro (il che se lo sarebbero anche meritato) o semplicemente ferendo gli animali, lasciandoli poi scappare e morire solo dopo una lunga agonia.
Forse i “supertecnici” che hanno deciso questo abominio, non sanno che i Cavalieri, nel medioevo, i cinghiali e i grandi ungulati, durante la caccia, li seguivano a cavallo e li uccidevano con le “picche” (sorta di lancia a punta dritta), perché con le freccette da arco, sarebbe stato impossibile ucciderli e avrebbero appena scalfitto la pelle dell’animale ferendolo e facendolo fuggire per morire dopo molti giorni.
E questo I cavalieri del medioevo l’avrebbero solo considerato una mera cattiveria!!!
Quindi vergognatevi voi che proponete la caccia con l’arco, senza sapere nulla di archi e frecce.