AAA, offresi pavoni in regalo ad Arenzano. Sta facendo discutere la decisione del Comune di autorizzare la cessione di una quarantina degli oltre 80 pavoni che risultano vivere nell’area cittadina.
La scelta è stata presa e un primo contingente di animali è già stato assegnato ma i primi tentativi di cattura sono andati a vuoto, tra il sollazzo dei presenti che pensavano di assistere ad uno spettacolo organizzato, con pavoni che correvano di qua e di la inseguiti da persone con le reti e altri che si alzavano in volo, raggiungendo rami e tettoie sopraelevate facendosi beffa degli inseguitori.
Ma ormai la decisione è presa e il Comune ha deciso di inserire tra le “clausole” dell’accordo anche quella che prevede che cattura e trasloco sia “a cura e a spese del richiedente” anche per evitare le denunce degli ambientalisti che seguono in caso con attenzione e minacciano esposti per maltrattamento di animali.
Non ci sono grosse speranze per gli animali “in eccesso” poichè le proteste sono talmente numerose che il numero dei pennuti ceduti a terzi potrebbe addirittura essere ancora più alto.
I pavoni sono stati introdotti nel parco comunale e si sono ambientati talmente bene da essere cresciuti di numero molto rapidamente. L’abitudine di molti di offrire loro cibo e leccornie, inoltre, ne avrebbe favorito il sovraffollamento al punto che le nidiate ormai sono continue e spesso da ogni covata spuntano da tre a quattro “pulli”. Una crescita esponenziale che Arenzano e i suoi cittadini iniziano ad osservare con un pò di preoccupazione.
Per questo motivo, da tempo, gira la voce che sia in arrivo una “deportazione” con la possibilità, da parte di enti e associazioni, ma anche di Comuni, pro loco e parchi, di formalizzare la richiesta di avere una o più coppie di pavoni da spostare in altra località, purchè abbastanza lontana da evitare la possibilità di un ritorno.
A rendere più complessa la situazione, infatti, c’è il fatto che i pavoni del Parco di Arenzano, sono tutt’altro che stanziali ed hanno imparato a passeggiare come se nulla fosse anche al di fuori dell’area protetta.
Le dimensioni non esattamente ridotte dei pennuti, specie gli esemplari maschi, sta creando problemi ricorrenti alla circolazione, con rischio di incidenti, ma anche di igiene urbana visto che non sono pochi i cittadini che segnalano le incursioni, con relative deiezioni, su auto, moto e persino su qualche poggiolo.
Difficile che il Comune di Arenzano resista a lungo senza prendere una posizione. I pavoni verrebbero “scelti” e poi donati a chi ne fa richiesta: ovviamente con la massima garanzia di sicurezza e controllo anche successivo e con la esclusione di parchi e ville private.
Contrari, evidentemente, gli ambientalisti che ricordano che i pavoni sono nati ad Arenzano e difficilmente si ambienterebbero altrove. La preoccupazione è che gli animali possano subire traumi o peggio, lasciarsi morire per la nostalgia di casa.
Come contro proposta viene suggerito al Comune di offrire cibo trattato con anti fecondativi nel periodo degli accoppiamenti. Una accortezza che eviterebbe nuove nascite ed un graduale ritorno alla “normalità” senza danno o sofferenze per gli animali.
Tra chi vuole spostare i pavoni e chi li vuole difendere a qualunque costo il confronto è anche piuttosto acceso ed anche per questo sembra che nessuno voglia assumersi la responsabilità di una scelta che ovviamente vedrebbe favorevoli e contrari.
(foto dalla pagina Facebook Arenzano Turismo)