Genova – Scintille tra Associazione e Ordine dei Giornalisti e l’assessore alla Sicurezza del Comune, Antonio Gambino.
In mattinata una lettera denuncia dei Cronisti è stata diffusa dall’associazione ligure dei Giornalisti e dall’Ordine dei Giornalisti della Liguria per stigmatizzare la richiesta, fatta dall’assessore Gambino di “non parlare con i giornalisti” a proposito delle informazioni su incidenti e indagini condotte da agenti di polizia locale.
In una nota la protesta dei Giornalisti:
“La Polizia Locale di Genova non può più parlare con i giornalisti i quali, per avere qualsiasi tipo di informazione sull’attività svolta dagli agenti, devono passare dall’assessore comunale Antonino Gambino.
È quanto si sono sentiti dire i cronisti genovesi che hanno contattato negli ultimi giorni la Polizia Locale per avere informazioni su quanto accade in città e sugli interventi: dagli incidenti stradali all’attività di polizia giudiziaria.
L’Associazione Ligure dei Giornalisti, l’Ordine dei Giornalisti della Liguria e il Gruppo Cronisti Liguri, che sempre hanno avuto un ottimo rapporto di collaborazione con la Polizia Locale di Genova, denunciano e condannano con forza un comportamento totalmente inaccettabile da parte dell’amministrazione comunale genovese.
Atteggiamento che limita il diritto di cronaca, colpisce il diritto dei cittadini di essere informati, imbavaglia l’informazione e azzera totalmente il flusso di comunicazione – sempre esistito – tra la stampa genovese e la Polizia Locale del capoluogo ligure.
In serata è arrivata la replica dell’assessore Gambino che ha voluto chiarire che i rapporti con i giornalisti sono buoni ma che alcuni di essi hanno contatti diretti con singoli agenti invece di fare riferimento all’ufficio stampa da cui dovrebbero uscire le notizie e le eventuali fotografie di incidenti e “casi” seguiti.
Nessuna volontà di silenziare la Stampa, insomma, ma piuttosto la richiesta di non scavallare l’ufficio stampa per avere notizie o immagini (foto e video) che devono essere distribuite a tutte le Testate e non a singoli.
«Con i giornalisti – ha risposto l’assessore Gambino – c’è sempre e ci continuerà a essere un rapporto onesto e diretto, all’insegna della trasparenza e della massima disponibilità: penso che in molti, con cui ho rapporti quasi quotidiani, lo possano confermare senza problemi. Pertanto voglio chiarire che, fino dall’inizio del mio mandato, per evitare un’esposizione mediatica, non dovuta da contratto, a funzionari e agenti della Polizia Locale, ho chiesto che tutte le notizie passassero dall’ufficio stampa, unico ufficio preposto all’interno dell’ente a tenere i rapporti con la stampa. Gli agenti della Polizia Locale, come tutti i dipendenti pubblici, non sono tenuti a rispondere alla stampa, un compito che non è tra i loro doveri. Inoltre, molte notizie che riguardano il loro operato passano anche al vaglio della Procura e pertanto è pleonastico ribadire quanto le informazioni che passano dalla Polizia Locale siano di contenuti sensibili. Non penso che tutelare i dipendenti sia un bavaglio o una limitazione del diritto di cronaca, anzi se mai il contrario visto che, forse mai come in passato, in questo anno e mezzo abbiamo diffuso report, fatto conferenze stampa, inviato notizie puntuali su operazioni della Polizia Locale, proprio per evidenziare il loro operato in modo organico e dare una puntuale informazione ai cittadini sul loro lavoro».