Genova – Le prime telecamere erano già state installate nei giorni scorsi ma oggi le gru delle ditte specializzate stanno ultimando i lavori per l’installazione dell’ennesimo semaforo “intelligente” che controllerà l’incrocio tra corso Montegrappa, via Canevari, via Moresco e il ponte di Castelfidardo.
Un’intricata serie di telecamere riprenderanno ogni corsia del complesso incrocio e saranno in grado di multare inesorabilmente, inviando le sanzioni direttamente a domicilio, chi passerà con il rosso ma anche chi supererà la linea bianca di arresto e il rispetto delle corsie di direzione.
Una “sorpresa” che molti automobilisti e motociclisti non hanno gradito e che non manca di suscitare le consuete polemiche sulla necessità di sorvegliare incroci che, come nel caso di quello di cui si parla, sono direttamente davanti alla sede locale della polizia locale.
Gli occhi elettronici sorveglieranno l’incrocio da diversi punti di osservazione, pronti a colpire inesorabili e a sanzionare chi non rispetta alla lettera le prescrizioni del codice della strada.
E proprio su questo punto nascono le forti perplessità che accompagnano ogni nuova installazione. Gli incroci sorvegliati sono ultra trafficati e, specie in giornate di pioggia, di traffico intenso e magari di partite di calcio o emergenze sanitarie (ambulanze) c’è chi teme la “strage” di punti e di soldi e chi si spinge a temere che soprattutto in caso di emergenze, temendo la sanzione, le auto in coda o che stanno attraversando l’incrocio, non si sposteranno e attenderanno ferme nel rispetto dei limiti prescritti.
Le telecamere non sarebbero ancora funzionanti ma considerata la velocità con cui vengono installate e collaudate dai tecnici, c’è chi scommette che entreranno in servizio a breve, magari insieme a quelle dell’incrocio tra corso De Stefanis e via Bertuccioni all’altezza dello stadio.
In molti, specie sui social, si domandano perché i semafori intelligenti siano concentrati in alcune zone della città e non sono presenti (ancora?) in incroci molto pericolosi del Ponente e del Levante o del centro cittadino.
Altri, maliziosamente, ricordano le “inchieste” fatte da alcuni siti online specializzati che indicavano che Genova, con più di 38,8 milioni di euro, è risultata il comune ligure che, nel 2022, ha incassato i maggiori proventi derivanti da sanzioni legate all’accertamento delle violazioni al codice della strada a fronte di una raccolta regionale che ha sfiorato i 45 milioni.
La civica amministrazione respinge le insinuazioni e conferma che gli impianti vengono installati solo per la sicurezza dei cittadini.
Sempre nel 2022, solo a Genova le multe per aver superato i limiti ammontano a 10,5 milioni di euro.