Genova – Verranno processati per direttissima questa mattina, a Palazzo di Giustizia, in centro, gli 8 giovani fermati venerdì sera nella zona di Sarzano, nel centro storico genovese, a seguito di un blitz delle forze dell’ordine durante una festa alla ex Latteria occupata.
I giovani sarebbero stati fermati a seguito di insulti e grida rivolte ad una pattuglia di passaggio per controlli ma si difendono sostenendo che l’auto avesse rischiato di investire un cane appartenente ad uno di loro e che le proteste sarebbero state l’innesco per il diverbio.
Di certo c’è che nella zona sono intervenute numerose auto con decine di agenti e militari dei carabinieri e persino uomini armati dell’esercito e che i fermi non sono stati particolarmente tranquilli come testimoniano molti video diffusi sulla rete dei social.
Sul caso alcune associazioni (Genova che osa, Arci, Comunità di San Benedetto) stanno raccogliendo firme per una petizione rivolta a chi gestisce l’ordine pubblico per chiedere conto di un uso forse spropositato della forza.
(sotto il video del blitz diffuso dalla Rete degli Studenti Medi di Genova)
La tensione sull’episodio cresce e se sabato una manifestazione ha bloccato corso De Stefanis davanti al carcere, ieri pomeriggio un presidio di protesta davanti a Palazzo Ducale è finito con un corteo che ha attraversato il centro durante il quale persone travisate e incappucciate hanno imbrattato muri, vetrine e persino le facciate e i marmi di palazzi storici e monumenti con vernice spray e frasi contro il sindaco e il presidente della Regione e contro le forze dell’ordine.
Un comportamento pesantemente criticato e che rischia di gettare ombra su una protesta che può avere le sue motivazioni se espressa democraticamente e senza eccessi.
Il timore per questa mattina è che i gruppi che ieri hanno creato danni in città si ripresentino nella zona di Palazzo di Giustizia che è già presidiato dalle forze dell’ordine e che possano nascere degli scontri.