Genova – Erbacce e piante che crescono rigogliose tra le pietre dei risseu di Campopisano appena restaurato e ne minacciano la conservazione.
E’ il grido di allarme dei residenti della zona e di quanti vorrebbero che il prezioso lavori degli artigiani, realizzato nel luogo dove, secondo la tradizione, ebbero prigionia prima e sepoltura dopo, i prigionieri pisani della Battaglia della Meloria
I complessi disegni realizzati con la tecnica che risseu, i mosaici di pietre bianche e nere, sono minacciati dalla crescita delle erbacce e le radici delle piante più grosse stanno “scalzando” le pietra sapientemente posate dagli artigiani ingaggiati dal Comune e pagati con i soldi dei Contribuenti, ovvero tutti noi.
“Le piante crescono indisturbate da mesi – denunciano i residenti – e nessuno viene a toglierle. La zona è nel degrado e i pochi turisti che arrivano restano sbigottiti nel vedere come è ridotto il risseu rispetto alle foto viste sui social. Ci sembrerebbe opportuno intervenire”.
Le celebrazioni della “Pace” tra Pisa e Genova si ripetono ogni anno e per l’occasione l’area viene “tirata a lucido” ma poi l’area cade nel dimenticatoio.
“Si ricordano di Campisano quando fa comodo – sbottano i residenti – una bella passerella e poi tutti a casa e qui resta il degrado. Ci meraviglia molto questo comportamento perché pensavamo che dopo le spese fatte per le riparazioni ci fosse più cura e manutenzione ed invece…”.
L’erba cresce senza freni e le radici, aprendosi un varco verso il sottosuolo, “scavano” letteralmente tra le pietre e rischiano di far “saltare” il lavoro degli artigiani.
“Sui social – continuano i residenti – c’è anche chi fa lo spiritoso e ci domanda perché non scendiamo in strada a strappare le erbacce. Ci pare evidente che sia un lavoro delicato e che si rischi di far più danno che bene ma tant’è c’è chi, invece di pretendere i servizi per i quali paghiamo fior di tasse, pensa di risolvere tutto con il volontariato”.
(foto da Facebook)