Genova – Muri che vibrano ogni giorno di più, crepe che si formano su muri portanti di vecchie case e rumori martellanti e al di sopra della soglia sopportabile per intere giornate.
Tornano a protestare e minacciano azioni legali e una manifestazione sotto palazzo Tursi i residenti del quartiere di Sestri Ponente che da ormai settimane sono costretti a convivere, loro malgrado, con i lavori “di ribaltamento a mare” di Fincantieri e con gli scavi nelle rocce che trasmettono terribili vibrazioni a palazzi ed edifici della zona.
Se i rumori disturbano e tolgono il sonno a chi è costretto a riposare nelle ore diurne, a preoccupare di più sono le crepe che si stanno aprendo (o riaprendo) nei muri di alcuni edifici e che – secondo i Cittadini – dovrebbero essere oggetto di monitoraggio costante da parte di una entità in grado di certificare la sicurezza ed eventuali danni che dovranno necessariamente essere risarciti.
“Siamo al paradosso – denuncia Sara Tassara, consigliare del locale Municipio – che i cittadini che chiamano i vigili del fuoco per chiedere di venire a controllare le crepe, si sentono rispondere che non si può fare nulla perché i lavori risultano in regola. Come se il fatto che vengano rispettate le regole nel cantiere non possa avere effetti sull’esterno di natura diversa”.
Gli abitanti della fascia di case più vicina a Fincantieri registrano video di tavoli che saltellano, bicchieri che tintinnano nei mobili e l’acqua nei bicchieri che sembra scossa da un terremoto ma nessuno sembra intenzionato a raccogliere le denunce e le preoccupazioni di chi, legittimamente, chiede solo che ci sia un organo terzo delegato ad accertare che, davvero, sia tutto in ordine.
“Ci risulta che interventi di questo tipo siano in atto già su altri cantieri impattanti – spiegano i residenti – e non capiamo perché si possa fare in alcuni quartieri ed in altri no. Forse qualcuno pensa di avere a che fare con Cittadini di serie B ma presto si accorgerà che anche i piccoli “contano”.
In arrivo, se non ci saranno interventi concreti, azioni legali e proteste rumorose.