Genova – Il “caso” degli avvistamenti ripetuti di Lupi per le vie di Pegli continua a tenere banco e a suscitare reazioni diverse sui social anche dopo che è stato dimostrato che almeno uno degli animali avvistati è in realtà un cane lupo cecoslovacco.
I volontari di Fototrappolaggio Liguria, che i lupi li “catturano” con le videocamere piazzate nei boschi e lungo i sentieri, invitano alla calma e spiegano la situazione.
“Partiamo dal presupposto che il lupo è un animale estremamente territoriale – spiegano i volontari – Ogni zona, che può variare in estensione, è abitata da un nucleo familiare specifico che difende il proprio territorio, segnandone i confini con urina e feci. Il numero di lupi che compongono un nucleo familiare dipende dalla disponibilità di prede e da altri fattori del territorio in cui vivono”.
I nuclei familiari che vengono monitorati dal gruppo di Fototrappolaggio Liguria – contano solitamente circa 8 lupi, ma durante il periodo in cui nascono i cuccioli, che di norma iniziano a esplorare il territorio insieme al resto del gruppo a partire da novembre, il numero può arrivare a 11-12 individui.
“In inverno – continuano – e da qui capiamo perchè aumentano gli avvistamenti e gli “articoli” di avvistamenti di lupi – gli esemplari maturi sessualmente, intorno ai 2 anni di età, tendono ad allontanarsi dal gruppo per cercare nuove aree libere e un compagno con cui formare una nuova famiglia. Questo processo riduce nuovamente il numero di lupi nel nucleo familiare a circa 8 esemplari, poiché la zona, per le sue caratteristiche e risorse, non potrebbe supportare un numero maggiore di individui”.
Per questo motivo, i lupi non possono aumentare all’infinito ma esistono limiti spaziali e risorse nel territorio che occupano.
I lupi in dispersione, ovvero quelli che si allontanano dai nuclei familiari, vanno alla ricerca di territori liberi. Durante questo viaggio, possono transitare in contesti urbani o antropizzati, alimentando spesso paure e allarmismi.
È importante sottolineare che, se un lupo in dispersione si trova in un contesto antropico, non significa che sia un lupo “confidente”.
Questi lupi, infatti, mantengono la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo. Nella maggior parte dei casi, gli avvistamenti avvengono da veicoli, poiché i lupi non associano l’auto alla presenza umana e, per questo motivo, possono essere meno timorosi in tale contesto. Possono attraversare strade o passare vicino alle abitazioni, evitando però le aree boschive circostanti, dove potrebbero entrare in contatto con altri nuclei familiari che difendono il proprio territorio e potrebbero aggredirli e ucciderli.
Evidentemente i boschi presenti nelle zone limitrofe alla città sono sature della presenza di nuclei familiari e dunque, per gli individui in dispersione, il passaggio in contesti urbani è quasi obbligato.
È importante ricordare che la nostra regione è caratterizzata dalla presenza della costa, delle aree urbane e, tutto intorno, da estesi boschi che si estendono fino all’entroterra. In questo contesto, un animale selvatico può facilmente e rapidamente penetrare nelle aree urbane.
Questi lupi sono semplicemente di passaggio e non rappresentano un pericolo per le persone, il lupo ha paura dell’uomo. Tuttavia, è fondamentale seguire alcune semplici regole per una convivenza pacifica: tenere i cani al guinzaglio durante le passeggiate (cosa che andrebbe sempre fatta, indipendentemente dalla presenza dei lupi) e, soprattutto, non nutrire mai animali selvatici. Fornire cibo agli animali selvatici può indurre a un comportamento “confidente”, spingendoli a restare in zone urbanizzate. Questo rischio è già stato osservato con i cinghiali del torrente Bisagno, che venivano alimentati da numerosi cittadini, creando una situazione difficile da gestire.
La presenza di animali selvatici in città è dannosa sia per l’uomo che per gli stessi animali, quindi è essenziale evitare di alimentare la fauna selvatica. Questi lupi in dispersione sono soggetti alla selezione naturale: solo i più forti riusciranno a trovare un nuovo territorio dove fondare una famiglia. Gli altri, purtroppo, non sopravviveranno. Un lupo, infatti, è evoluto per vivere in un nucleo familiare e un individuo solitario ha difficoltà a sopravvivere a lungo. Molti di questi lupi muoiono per mano di altri lupi, che difendono il proprio territorio, o a causa del bracconaggio, fenomeno purtroppo ancora diffuso. Non dimentichiamo anche gli incidenti stradali, che sono molto frequenti.
In conclusione, i lupi non possono aumentare all’infinito a causa dei limiti territoriali e delle risorse. È importante ricordare che il numero di prede regola la popolazione dei predatori, e non il contrario: se un predatore avesse la capacità di eliminare tutte le sue prede, non esisterebbero più né predatori né prede.