Ciliegio fattoria didatticaGenova – Hanno ricevuto una prenotazione per 20 persone a pranzo ma poi, all’orario prescelto, non si è presentato nessuno e nessuno si è preoccupato di chiamare per avvisare del contrattempo. E’ successo alla fattoria didattica “il Ciliegio” di San Desiderio che, questa volta, annuncia di voler denunciare il responsabile della prenotazione per aver di fatto danneggiato l’attività.
Una decisione sofferta ma ormai presa per tutelare l’attività e le persone che ci lavorano.
La notizia sta rimbalzando sui social e potrebbe innescare una serie di reazioni a catena visto che sono sempre più numerose le lamentele in questo senso dei ristoratori che da tempo denunciano l’aumento del malcostume o, addirittura, sospettano si tratti di un vero e proprio metodo per colpire economicamente una attività.
Sulla pagina Facebook della fattoria didattica Il Ciliegio, infatti, i titolari raccontano:
“Purtroppo, oggi abbiamo subito un grave danno – scrivono al Ciliegio – diverse famiglie (per un totale di 21 persone, quasi la metà dei coperti disponibili nella nostra location invernale) non si sono presentate senza avvisare, lasciando tavoli vuoti e cibo già pronto”.
Una mancanza di rispetto che non danneggia solo i ristoratori ma anche il personale addetto al servizio ai tavoli che hanno perso la giornata o hanno avuto un impegno ridotto rispetto al preventivato.
Inoltre, al danno si è aggiunta la beffa perché “altre famiglie che avrebbero voluto pranzare in Fattoria – spiegano ancora i titolari – le abbiamo dovute rifiutare per il tutto esaurito”.
Un malcostume che si ripete spesso e che, per i ristoranti e i locali con una capienza non eslevata, può costituire un danno economico rilevante.
“Abbiamo deciso di sporgere denuncia presso i carabinieri – spiegano al Ciliegio – per segnalare questo comportamento scorretto. Anche se non cerchiamo un rimborso, vogliamo che episodi simili non si ripetano più”.
La mancanza di rispetto per le persone che lavorano può tramutarsi in un colpo economico non indifferente poiché, oltre al mancato incasso e alle altre occasioni perse (i tavoli possono anche essere occupati per più giri in una giornata), il ristoratore deve pagare il personale e le materie prime che vengono usate per preparare i piatti, o comunque predisporre che ci siano gli ingredienti necessari a soddisfare le richieste.
“Gestire un’attività di ristorazione – spiegano ancora al Ciliegio – significa lavorare con impegno per offrire un servizio di qualità, acquistando e lavorando le materie prime e organizzando il personale e gli spazi in base alle prenotazioni ricevute.
I reati invocati sono diversi e se anche difficilmente applicabili per una serie di motivi, la protesta è legittima ma, soprattutto, condivisa da quasi tutti i Ristoratori.
Per tutti questi motivi, a malincuore, la fattoria didattica Il Ciliegio cambierà le regole per il futuro e da domani per gruppi superiori a 6 persone sarà richiesta una caparra anticipata.
Chi non si presenta senza avvisare verrà segnalato e non potrà più prenotare.
“Invitiamo tutti a essere responsabili – spiegano al Ciliegio – basta una telefonata per evitare sprechi e problemi”.
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