Kazan – La Serbia è la seconda finalista mondiale: batte l’Italia 10-6 e sabato 8 agosto alle ore 21 italiane incontrerà la Croazia per conquistare l’oro. Croazia che si è imposta sulla Grecia solo dopo i tiri di rigore per 15-13. Fin troppo facile per i serbi (definire questa nazionale fantastica è poco) imporsi sugli azzurri: pronti via ed in quattro minuti sono già sul 4-0. L’Italia non c’è: vaporizzata, distratta, commette errori imperdonabili in difesa. Quanto ha fatto vedere contro l’Ungheria, con il senno di poi, la dice lunga sulla reale forza dei magiari. Tempesti per quasi dieci minuti ha visto sbucare da tutte le parti palle avvelenate, difficili anche da vedere. E quando è riuscito a vederle ormai era troppo tardi. Se contro l’Ungheria i babies (Presciutti e Velotto su tutti) avevano in qualche modo riscattato le prove opache delle prime gare, questa sera hanno dimostrato tutta la loro fargilità, insicurezza, inadeguatezza. E se le voci fuori campo hanno cercato di difendere la prova degli azzurri, in tutta sincerità, la prestazione del team di Campagna questa sera non solo è stata indifendibile, ma lascia grossi punti interrogativi sul futuro prossimo (leggasi Olimpiadi di Rio). Certamente essere sotto di cinque reti in dieci minuti contro una formazione “spaziale” come la Serbia è come giocare con l’acqua alla gola. La reazione a questa situazione, sperata, sognata, ma non arrivata, si è limitata solo a rallentare il gioco, complice anche l’appagatezza degli avversari. Adesso non resta all’Italia che sperare nel bronzo, pass necessario per accedere alla Olimpiadi. Non sarà facile: la Grecia ha già battuto gli azzurri all’esordio nel torneo, e stasera ha messo in ginocchio la forte Croazia.
Il commento del tecnico azzurro Campagna: “In questo momento la Serbia è più forte ma mi sarebbe piaciuto giocarmela in altra maniera. Nel primo tempo i ragazzi non c’erano. Abbiamo preso quattro gol abbastanza semplici, con errori probabilmente dettati dall’emozione per la semifinale mondiale. Prendiamo il buono che c’è; ovvero il terzo e quarto tempo. Resta un bronzo da conquistare che peraltro significa accesso olimpico”.

Il tabellino

Italia-Serbia 6-10
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 1, Velotto, Figlioli, Giorgetti 1, A. Fondelli 2, Giacoppo, N. Presciutti, N. Gitto, S. Luongo 1, Aicardi, Baraldi 1, Del Lungo. All. Campagna.
Serbia: B. Mitrovic, Mandic 1, Gocic 1, Randelovic, Cuk 1, D. Pjetlovic 1, Nikic, Aleksic 1, Jaksic 1, Filipovic, Prlainovic 1, S. Mitrovic 3, G. Pjetlovic. All. Savic.
Arbitri: Margeta (Slo) e Koryzna (Pol).
Parziali: 0-4, 2-4, 2-1, 2-1.
Note: uscito per limite di falli nel IV tempo Dusko Pjetlovic (S). Ammonito per proteste nel III tempo Sandro Campagna (CT Italia). Superiorità num.Italia 2/12, Serbia 4/7. Spettatori 2000 circa.

I risultati della giornata

Finale 11°-12° posto
Kazakhstan – Sud Africa 11-7 (4-2, 1-2, 2-1, 4-2)
Finale 9°-10° posto
Canada – Brasile 12-10 dtr (2-2, 1-1, 2-3, 2-1 – 5-3)
Semifinali 5° – 8° posto
Montenegro – Australia 11-8 (4-1, 1-1, 4-4, 2-2)
Ungheria – Usa 13-9 (4-2, 3-2, 2-2, 4-3)
Semifinali 1° – 4° posto
Croazia – Grecia 15-13 (3-1, 2-3, 3-2, 2-4; 5-3)
Italia – Serbia 10-6 (4-0, 4-2, 1-2, 1-2)

Le finali – Sabato 8 agosto
Finale 7°-8° posto
Australia – Usa alle ore 14
Finale 5° – 6° posto
Ungheria – Montenegro alle ore 15.30
Finale 3° – 4° posto
Grecia – Italia alle ore 20.30
Finale 1° – 2° posto
Croazia – Serbia alle ore 22

Nella foto di Giorgio Scala (Deepblueemedia) la Serbia in difesa

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