New Orleans – Ancora nessuna risposta dalle forze dell’ordine Usa sulla possibile soluzione del caso della scomparsa di Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power.
Chi l’ha visto torna ad occuparsi del caso raccontando che gli esami del Dna, ordinati dalle forze dell’ordine statunitensi, ancora non hanno chiarito se esista una corrispondenza tra il profilo genetico dei familiari di Ylenia e i poveri resti trovati in Florida e che apparterrebbero alla vittima di un serial killer che sta scontando sei ergastoli per aver aggredito ed ucciso almeno 6 giovani donne.
Uno dei cadaveri ritrovati non ha un’identità certa e così, un detective, si è convinto che si tratti dei resti della figlia di Al Bano e Romina Power.
Kim Jefferson conosciuto come “Happy Face killer” – dall’uso di una faccina sorridente a firma delle lettere mandate alla polizia – avrebbe ucciso Ylenia Carrisi dopo averle dato un passaggio durante uno dei suoi viaggi in camion.
Il periodo corrisponderebbe e l’identikit della vittima, tracciato dal killer, assomiglia in modo straordinario alle ultime foto di Ylenia.
Il test del Dna potrebbe finalmente chiarire se la giovane sia stata uccisa dal serial killer o se, invece, il caso della sua scomparsa debba restare aperto.