Genova – Famiglie del Luna Park pronte a scendere in piazza per chiedere chiarezza sulla collocazione delle loro attività. L’appello, lanciato sui social, arriva dagli imprenditori del settore dell’intrattenimento e dalle loro famiglie, in attesa di risposte concrete sulla destinazione del Luna Park per i prossimi appuntamenti.
Le due alternative Prà e Cornigliano sono irrealizzabili e i lavoratori, sempre più preoccupati e irritati per la situazione, chiederanno con una raccolta firme di non far scomparire in questo modo un pezzo di storia genovese.
Gestori e familiari si domandano quale sarà il futuro del luna park più grande d’Europa, sfrattato (a pochi mesi dall’inaugurazione) da piazzale Kennedy senza una valida – e certa – alternativa.
L’incontro tenuto ieri in Comune, a cui hanno partecipato il Sindaco Marco Bucci e l’assessore al Turismo, Commercio e Artigianato Paola Bordilli, non ha fornito risposte chiare in merito ed ha creato malumore e irritazione tra i quattrocento lavoratori del Luna Park che hanno evidenziato denunciato di non aver ricevuto risposte certe sulla data di partenza dei lavori di demolizione dell’ex Nira.
«Non ci arrendiamo così, scenderemo in piazza – tuona Ferdinando Uga, presidente interregionale per la Liguria e la Lombardia di Anesv-Agis, l’associazione più antica che rappresenta gli esercenti dello spettacolo viaggiante – con una raccolta firme, per chiedere una mano ai cittadini genovesi». Da cent’anni, la struttura mobile più grande d’Europa rappresenta «lavoro, cultura e divertimento – prosegue Uga –. È un pezzo di storia genovese, che dà lavoro a oltre quattrocento persone. L’incapacità del Sindaco di non riuscire a fissare la data di inizio dei lavori, senza offrire neanche una valida alternativa, è la prova lampante che l’amministrazione stia strumentalizzando il Waterfront per cacciarci dalla nostra sede storica».
Prà e Cornigliano, le due proposte presentate ieri durante l’incontro con il Sindaco e con l’assessore Bordilli, non sembrano adeguate: a Prà non ci sarebbe spazio, mentre la zona identificata a Cornigliano necessiterebbe di una bonifica, molto dispendiosa e irrealizzabile in pochi mesi. Tutti i dettagli del trasferimento ancora incerti, avrebbero potuto essere definiti, con calma e precisione, se: «il Comune – continua Uga – avesse rispettato quello che ci è stato comunicato inizialmente, cioè di spostarci entro qualche anno. Non solo ci hanno sfrattato da un giorno all’altro, ma non sono ancora riusciti a fornirci una valida alternativa». Il trasferimento della struttura mobile più grande d’Europa, che anima da cent’anni la Foce con oltre centoventimila presenze, «è una svolta storica per Genova – conclude Uga – e non va presa con
questa leggerezza. Rappresentiamo la storia dell’intrattenimento genovese e, soprattutto, il lavoro e i diritti di duecento famiglie».
Questa la lettera di ANESV AGIS, CISL SNISV E SNAV CGIL al sindaco Marco Bucci, all’assessore al Commercio Paola Bordilli e all’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci:
“Gentilissimi amministratori,
torniamo a sollecitarvi su un tema che, come potete ben capire, ci sta veramente molto a cuore: la collocazione del Luna Park di Genova, sia per l’anno 2018 che per quelli successivi. Vi parliamo a nome dei lavoratori del Luna Park, dei quali siamo rappresentanti ufficiali e delegati, attraverso le rispettive associazioni. Ci siamo visti ormai parecchie volte, abbiamo spiegato le nostre posizioni, ribadito le nostre priorità. Abbiamo ascoltato le vostre esigenze, appreso dei progetti che negli anni a venire interesseranno l’area della Foce. Non abbiamo però ascoltato una parola definitiva sulla nostra prossima collocazione. Forse perché un’area completamente attrezzata che garantisca la sicurezza, sia per noi lavoratori e soprattutto dei frequentatori del Luna Park, attualmente a Genova non esiste. Con impegno e massima collaborazione ci siamo detti pronti a proseguire il dialogo instaurato con questa amministrazione, a patto che sia sempre contenuto dentro binari di onestà intellettuale ed estrema chiarezza, Ecco allora che, con altrettanta chiarezza, siamo a sostenere la nostra soluzione.
Riteniamo che ci sia lo spazio, per il Luna Park, di rimanere collocato a Piazzale Kennedy, la sua location storica. Sicuramente per il 2018, ma anche in seguito. Ovvero fino a quando il “waterfront” di Renzo Piano non sarà effettivamente partito. Questa è la nostra proposta. Mantenere le attrazioni alla Foce fino al tempo massimo possibile. Non ci sembra una richiesta tanto enorme. Certamente è meglio un piazzale con I colori di un Luna Park, che riempirlo di detriti impedendo il suo utilizzo con scuse e pretesti che non rispecchino la realtà dei fatti oggi esistenti, creando un danno enorme agli esercenti e alla città.
Continuiamo a farvi presente il forte legame che la città di Genova e i suoi abitanti hanno con il Luna Park di Natale, e la pubblica amministrazione ne deve tenere assolutamente conto, come ben sapete resta sempre il parco mobile più grande d’Europa. Ci pare che questa storia vada preservata, ma soprattutto vadano preservati il lavoro e le vite stesse delle persone che operano nelle numerose attività insieme alle loro famiglie. Da parte nostra, ci impegnamo per il futuro di non sprecare questo tempo. Di non sederci sugli allori di una soluzione comoda e all’insegna della continuità. Al contrario, perfettamente consapevoli della precarietà della zona e dei progetti che la interessano, ci impegniamo a lavorare insieme a voi per cercare – e trovare – durante questo regime di transizione ,una nuova collocazione che sia strutturalmente sicura soddisfacente per tutti e rispetti le stringenti normative esistenti compreso la circolare Gabrielli in materia di pubblico spettacolo.quindi un’area attrezzata cosi come prevede la legge quadro 337/68
Attraverso un percorso pienamente condiviso e fatto di partecipazione su più fronti: amministratori da una parte, esercenti dall’altra e organizzazioni sindacali, oltre che autorità di pubblica sicurezza e tecnici adeguati. Questa ci pare l’unica proposta a oggi ricevibile, e che ci sentiamo di avanzare. mettendo in evidenza ancora una volta il fine utile che il luna park offre alla città stessa. Non permetteremo lo spostamento di un complesso cosi importante e storico senza un percorso di progettualità condivisa e sopra tutto non accetteremo proposte improvvisate precarie temporanee dannose,rischiando di far precipitare il lavoro di 200 imprese nel vuoto più assoluto, Il grande luna park di Genova è una eccellenza italiana offerta alla città di Genova da 100 anni di cui 60 passati in piazzale Kennedy viste le sue dimensioni non possiamo permetterci una collocazione improvvisata.
Detto questo rimaniamo fiduciosi anche se il tempo stringe che l’occasione di questo incontro sia finalmente concreta risolutiva”