Genova – Giocare la partita più importante dell’anno di lunedì e alle 20,30. Sampdoria – Genoa si giocherà come deciso dalla Lega Calcio, lunedì sera, e, ancora una volta, il quartiere di Marassi pagherà un prezzo altissimo in termini di disagi per il “divertimento” di una parte minoritaria della città.
A nulla sono serviti gli appelli dei residenti e degli amministratori locali a rivedere l’orario ed il giorno dell’incontro e anche gli organizzatori della “Mezza di Genova” , strumentalizzati per modificare l’orario di gioco, non ci stanno e precisano di essere disponibili ad anticipare l’orario della competizione per poter garantire che alle ore 12 al massimo le strade siano libere e tranquillamente percorribili dalle auto dei tifosi dirette allo stadio.
Tardiva la mobilitazione di Regione Liguria e del Comune di Genova che hanno chiesto alla Lega Calcio di modificare l’orario di gioco o anticipando al sabato la partita oppure spostando il fischio di inizio alle 18,30. La richiesta avanzata a pochi giorni dall’incontro ha poche speranze di essere presa in considerazione.
Resta la rabbia dei residenti di Marassi che, anche questa volta, non sono stati ascoltati, si trasformano in cittadini di serie B dovendo subire i disagi legati all’arrivo nel quartiere di decine di migliaia di tifosi, con auto e moto al seguito, sapendo che il sovraccarico di traffico e di violazioni al codice della strada legate alla carenza di posteggi, non verrà gestito in modo adeguato come del resto succede ad ogni partita.
Un fiume di auto e moto si riverseranno sulle vie limitrofe allo stadio occupando qualunque spazio libero in disprezzo delle più elementari norme di rispetto. Come ad ogni incontro si assisterà a posteggi selvaggi, all’occupazione di posteggi per disabili cui verrà di fatto impedito di uscire di casa per non perdere il posteggio e l’occupazione di giardini e marciapiedi con scooter e motocicli. Il tutto nell’apparente disinteresse di chi sarebbe preposto a far rispettare le regole elementari della convivenza civile.