Genova – Oltre 1600 domande di riconoscimento del provvedimento di “Quota 100” e 261 per “Opzione Donna” nel capoluogo ligure. E’ raffica di richieste, anche in Liguria, per il provvedimento di agevolazione al pensionamento varato dal Governo Conte.
Numeri significativi emergono dalla Direzione Centrale Pensioni dell’INPS e testimoniano l’alta adesione registrata in Liguria per le iniziative di Quota 100 e Opzione Donna.
“Per Quota 100 in Provincia di Genova hanno già aderito 1670 lavoratori, oltre il 50% di tutte le richieste pervenute in Liguria – spiega la deputata del Movimento 5 Stelle Leda Volpi – il totale delle adesioni in Regione Liguria con il meccanismo di Quota 100 è di 3111 lavoratori, che quindi potranno andare in pensione liberando posti di lavoro per i giovani, la cosiddetta staffetta generazionale”.
Il meccanismo di Opzione Donna è stato scelto finora da 261 lavoratrici liguri. Con Opzione Donna le lavoratrici che hanno maturato, entro il 31 dicembre 2018, un’anzianità contributiva minima di 35 anni e un’età anagrafica minima di 58 anni se lavoratrici dipendenti, e di 59 anni se lavoratrici autonome, possono accedere alla pensione anticipata secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 180/1997.
“Sono ancora più soddisfatta – prosegue la deputata del Movimento Cinque Stelle – perché dai dati nazionali emerge che quasi il 40% delle richieste provengono da donne, circa 39.000 domande su poco meno di 115mila, e perché da questi provvedimenti beneficeranno non soltanto i lavoratori che saranno collocati a riposo ma, soprattutto, i giovani che si affacciano sul mondo del lavoro”.
Quota 100 è una misura cardine della Legge di Bilancio 2019, tesa a neutralizzare gli effetti della Riforma delle Pensioni “Fornero” del Governo Monti. Quota 100 è operativa dal 2019 e in via sperimentale fino al 2021 consente l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per i lavoratori con almeno 38 anni di contributi e con l’età anagrafica minima di 62 anni.
I dati forniti dall’INPS sono suscettibili di ulteriori incrementi e aggiornati al 27 marzo 2019.